“VAMOS” 1944
Poesía de Gotan: la poesia del Tango
Un vero e proprio tango d’altri tempi (1944) che viene reinterpretato in una simpatica e geniale animazione rendendolo quanto mai moderno ed “à la page”. Come il tema stesso dell’amore corrotto ed infranto, pieno d’insidie e pericoli ad ogni passo, passionale perché illegittimamente fuori dal matrimonio, passionale perché rigorosamente fuori dalle convenzioni sociali, passionale come il tango: mai visto niente di simile e di più attuale.
Vamos è il titolo originale che in inglese suona “Come On” tradotto in spagnolo “Vamos” per un maggior adattamento alla naturale essenza hispanica del tango argentino.
I testi di Rodolfo Sciammarella (Buenos Aires 1902-1973) autore, compositore e pianista argentino invece non erano stati scritti originariamente in italiano ma in spagnolo di cui forniamo la traduzione:
ANDIAMO
Dalle profondità delle mie lacrime
e dolori, chiedo a Dio
di ascoltare il mio appello
ed il mio lamento,
per alleviare le sofferenze
che persistono nella mia vita,
e di concedermi
le dimissioni da questo amore.
Con questo sentimento
che è diventato ormai una passione
il mio povero cuore
sta cercando di ignorare
che, per andare avanti così,
dovremo vivere
con la vergogna
di questa umiliazione …
Ieri vi ho detto,
proprio come oggi, come sempre,
dai, dai, prendi il mio cuore!
E non volevi prendere qualsiasi mente
per questo è stata mia la caduta
d’avere la vostra illusione
e piangere per sempre.
Oggi non sarebbe stato abbandonato, il mio cuore,
oggi non sarebbe rannicchiato in un angolo, il mio cuore.
Ieri vi ho detto,
proprio come oggi, proprio come sempre
Lasciatela ed andiamo, andiamo,
oh il mio cuore …
ORCHESTRA: Carlos Di Sarli
CANTANTE: Alberto Podestà
COMPOSITORE: Feliciano Brunelli
AUTORE TESTO: Rodolfo Sciammarella
VIDEO ANIMAZIONE: Csar Belezia
Per la serie “VIDEOGLOB” i più bei video dal web. Pubblicato su YouTube il 02 agosto 2015
Originale in spagnolo (dopo il salto):
Vamos
Del fondo de mis Lágrimas
y Penas, pido a Dios
que escuche mi implorar
y mi lamentación:
que este alivie sufrir
que hay en mi vivir,
y pueda Darme la resignación
de amor.
Con este sentimiento
que se ha hecho Una pasión,
no quiere comprender
mi pobre corazón
que de seguir así
tendremos que vivir
con la vergüenza
de una humillación.
Ayer te dije, igual que hoy,
igual que siempre-
¡Vamos, Vamos, corazón!
Y non quisiste hacerme Caso
y fue el fracaso
de estar llorando
para siempre tu ilusión.
Hoy no estarías, corazón, abandonado,
hoy no estarías, corazón, arrinconado …
Ayer te dije, igual que hoy,
igual que siempre-
¡Dejala y vamos, vamos
corazón!