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Aggiunto da il 2015-07-08

Al confine con la Serbia saranno erette barriere di filo spinato contro il fenomeno inarrestabile dei migranti

https://youtu.be/6sAbi4Ib_4c

Il Primo Ministro Orban sulla recinzione del confine serbo:

“Siamo costretti a costruire questa barriera”

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha tenuto una conferenza stampa al fianco il primo ministro serbo Aleksandar Vucic a Budapest, mercoledì scorso, a seguito di un vertice dei due paesi sulla questione dei migranti irregolari. Discutendo del progetto di costruire una recinzione lungo il confine ungherese-serbo, Orban ha detto che “sappiamo che questo non è una misura positiva, ma siamo costretti a costruire questa barriera”.

L’Ungheria già da tempo progetta la recinzione per tenere fuori gli immigrati:

https://youtu.be/u12MVwxl8-w

Video pubblicato su YouTube il 18 giugno 2015
Mentre l’Ungheria progetta già da tempo di costruire una recinzione di quattro metri di altezza, una vera e propria barriera per fermare i migranti in arrivo per i paesi dell’UE dal confine sud con la Serbia… Mentre la Francia chiude le frontiere ai migranti provenienti dall’Italia, utilizzando la forza pubblica e non solo… Mentre in Spagna le barriere esistono già da tempo e lo stato iberico si accorda con quello marocchino affinché le guardie nordafricane sparino sui clandestini… L’Italia rimane l’unico paese in tutta l’Europa che invece di respingere l’immigrazione clandestina, va a “salvare” in mare centinaia di migliaia di migranti, portandoli fisicamente sul territorio Italiano ed accogliendoli a proprie spese, in apposite strutture con l’effetto prevedibile di moltiplicarne il numero: un esodo senza precedenti, record di sbarchi si susseguono senza fine. Tra quelli che intraprendono il viaggio sulle barche attraverso il mediterraneo, vi sono sia per motivi umanitari e/o sociali che per motivi illeciti e/o criminali (è risaputo che si imbarcano anche i terroristi dell’ISIS).
Lo Stato Italiano dovrebbe, anche attraverso l’aiuto militare europeo e della Nato, bloccare le improbabili flotte dei fatiscenti barconi utilizzati dagli scafisti, commercianti di uomini, migranti e schiavi.
Servirebbe una vera e propria operazione militare, diretta e mirata ai punti di partenza stessa del fenomeno migratorio, una “missione umanitaria” (sarà impropriamente e per l’ennesima volta che chiameremo così una missione di vera e propria guerra se vi pare) atta ad evitare la partenza di quelle moltitudini dagli stati nordafricani del Magreb.
Mandare a picco l’intera miserevole flottiglia degli scafisti, già nei porti di partenza della Libia, Egitto e Tunisia, questa è la vera soluzione.
Non sarebbe una cattiva idea, certamente meno demenziale della “non soluzione attuale” di continuare, contro corrente a tutta l’Europa ed in completa solitudine, a recuperare ipocritamente cadaveri dal mar Mediterraneo.
Volete salvare delle vite? Non dobbiamo farli nemmeno partire!

Falco Brianzolo