UNA MANDRIA DI BISONTI IN FUGA A YELLOWSTONE: PROSSIMA MEGA-ERUZIONE DEL SUPER VULCANO?!
Gli scienziati smontano i timori di una prossima maxi-eruzione di Yellowstone diffusasi come un virus sui mass -media
Una mandria di bisonti impazziti attraverso il Parco Nazionale di Yellowstone non è la prova di un imminente eruzione vulcanica. I geologi ed i funzionari del parco hanno affermato, nonostante un video diffusosi come un virus sui mass-media di recente che implica un presunto istinto di sopravvivenza degli animali e suggerisce un disastro imminente.
Il video è stato pubblicato online il 20 marzo e da allora ha attratto milioni di visualizzazioni. Esso mostra decine di bisonti che corrono lungo una strada nel parco, una popolare attrazione per i turisti, visitatori e simili. Gran parte di Yellowstone si posa sulla superficie di una caldera vulcanica a lungo dormiente, o super vulcano, la cui ultima eruzione risale a circa 700.000 anni fa.
Le immagini dei bisonti in corsa sono state rapidamente raccolte da vari media, spingendo i commenti dei lettori preoccupati per questioni che vanno dalla distruzione biblica agli effetti del riscaldamento globale. I funzionari di Yellowstone hanno ammesso di essere stati travolti da centinaia di telefonate ed e-mail che sono arrivate in quanto il video, che ha ipotizzato un presunto istinto di sopravvivenza , parla di una “eruzione imminente”, si è diffuso come un virus su tutta la rete.
“E’ stata una giornata primaverile ed erano su di giri” – ha affermato la portavoce del parco Amy Bartlett a Reuters a proposito della mandria di bisonti impegnata a correre impetuosamente – “Contrariamente a quanto afferma la reportistica online, è un evento naturale e non la fine del mondo.”
La verità è molto più semplice da spiegare che con l’ipotesi di un supervulcano in procinto di esplodere con una mega-eruzione!
Il capo dipartimento affari pubblici del Parco Nazionale di Yellowstone dott. Al Nash ha dichiarato che i bisonti del parco migrano durante i mesi più freddi a quote inferiori per trovare cibo; poi , quando la neve comincia a sciogliersi ritornano ai pascoli di quote più alte.
“Non abbiamo visto segni con indicazioni che il vulcano di Yellowstone sia in procinto di esplodere. Il video dei bisonti mostra effettivamente gli animali al galoppo verso l’interno del parco, ma non in allontanamento da esso”- hanno detto entrambi i funzionari.
Le ipotesi di un’imminente eruzione sono diventate un po’ più credibili all’inizio di questa settimana, quando il 30 marzo, un terremoto di magnitudo 4,8 ha scosso la parte nord-ovest del parco di Yellowstone. Non sono stati segnalati feriti ed il danno segnalato non è stato sufficiente a modificare qualsiasi parte sostanziale del parco – anche se il sisma è stato il più forte a colpire il parco dal 1980 – alcuni adesso ritengono possa essere collegato ai movimenti dei vari animali.
Il terremoto si è verificato però, nei pressi di “un’area o sollevamento del suolo legato al movimento verso l’alto di roccia fusa nel super-vulcano, la cui bocca, o caldera, è di 50 miglia di lunghezza e 30 miglia di larghezza”, secondo Reuters. Peter Cervelli, direttore associato per la scienza e la tecnologia al “Vulcano Science Center Geological Survey degli Stati Uniti in California”, ha dichiarato al giornalista Laura Zuckerman che tale percentuale è in aumento di circa 15 centimetri ogni anno, anche se questo non lo rende attività vulcanica in maniera più probabile.
“La probabilità che questo accada nell’arco della durata di una nostra vita è estremamente insignificante”, ha detto lo scienziato.
In conclusione la teoria sulla questione se gli animali siano o no in grado di predire eventi catastrofici, viene a perdere di consistenza e spessore scientifico, anche se un certo numero di analisti del comportamento animale, hanno pubblicamente affermato che certe creature mostrano un comportamento strano (comportamento predittivo) prima che grandi eventi si verifichino.
Alcuni ricercatori in Florida, infatti, durante il monitoraggio di 14 squali pinna nera con monitor elettronico, riscontrarono che gli stessi squali, si tuffavano nelle acque più profonde 12 ore prima che l’uragano Charley nel 2004, colpisse l’intera regione. Essi hanno osservato inoltre, studiando gli squali per oltre quattro anni prima di quell’evento catastrofico, che il loro trasferimento in acque più sicure – durato per due settimane dopo che Charley si fosse dissipato – era più un’anomalia che un comportamento abitudinario.
Casi analoghi – tra cui anche quello di un branco di elefanti che barrivano spaventatissimi rifugiandosi nella foresta più fitta, in fuga per le terre a quote più elevate, 12 ore prima che lo tsunami del 2005 devastasse la costa indiana – sono stati riportati in tutto il mondo.
E’ noto che gli animali sono in grado di percepire imminenti calamità naturali un paio di giorni prima che si verifichino. Mostrano vari segni di irritazione o di comportamento anomalo, sui luoghi in cui sono esposti a pericolo, cercando di fuggire.
I video di bisonti apparentemente in fuga nel Parco Nazionale di Yellowstone in Wyoming hanno suscitato preoccupazioni tra alcuni blogger che la recente attività sismica potrebbe innescare l’eruzione del cosiddetto supervulcano del parco.
Secondo Epoch Times, più video di questi incidenti sono stati pubblicati online recentemente, uno in particolare, quello che mostrava una mandria di bufali presumibilmente in partenza (in uscita) dal parco e nell’intento di “correre per la loro vita.” Anche se la gente dietro al dibattito tacitamente riconosce che non c’è modo di prevedere quando il parco con tutto il suo imponente vulcano potrebbe scoppiare, si ritene che la reazione degli animali dello Yellowstone potrebbe segnalare qualche tipo di allarme.