Probabilmente oggi i corpi dei due italiani uccisi in Libia potranno essere trasferiti in Italia
LIBIA, Sabrata 9 marzo 2016 - Saranno rimpatriate solo oggi le salme di Salvatore Failla e Fausto Piano, i due tecnici della Bonatti rapiti in Libia e uccisi dopo 7 mesi di prigionia. Sembra che 007 e diplomatici italiani abbiano raggiunto l’obiettivo di evitare l’autopsia a Tripoli, così da fare in Italia l’esame considerato fondamentale dalla Procura di Roma che indaga sui fatti.
Una volta in Italia, salme andranno al Policlinico Gemelli - La procura romana ha affidato all’Istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli l’autopsia. I due corpi saranno sottoposti ad accertamento radiologico e alla Tac, esami considerati utili per individuare la tipologia e la traiettoria dei proiettili e chiarire quanto accaduto al di là delle varie versioni filtrate da Sabrata.
Lo slittamento dell’arrivo in Italia - Dopo essere rimaste per giorni “prigioniere” della burocrazia e delle richieste di riconoscimento politico che arrivano dalle autorità della città come dal governo di Tripoli, le salme sarebbero dovute rientrare in Italia martedì, ma, come ha spiegato il portavoce del governo libico, Jamal Zubia, non hanno potuto lasciare Tripoli “perché deve essere rispettata una procedura legale”.