TEL AVIV, 18 febbraio – E’ la più larga raccolta di monete antiche d’oro mai scoperta in Israele. A trovarla sono stati 4 sub nel mare antistante Cesarea, uno dei siti archeologici romani più importanti e più visitati di Israele. Si tratta di circa 2.000 monete, per un peso di sei chili, risalenti a circa mille anni, al periodo Fatimida, e conservate talmente bene da avere impressionato gli studiosi. Tra queste, la più antica (un quarto di dinaro) è stata coniata a Palermo nella seconda meta’ del nono secolo.
Il gruppo di subacquei del diving club nel porto ha segnalato il ritrovamento alla IAA (rael Antiquities Authority) i cui funzionari sono poi andati con i subacquei sulla posizione con un metal detector e hanno scoperto le 2.000 monete d’oro in diverse pezzature: un dinaro, mezzo dinaro e un quarto di dinaro, di varie dimensioni e peso.
Kobi Sharvit, direttore della Unità di Archeologia della Israel Antiquities Authority Marine ha detto che vi era stato probabilmente un naufragio vicino al luogo di ritrovamento di una barca ufficiale della tesoreria di Fatimid, che era in viaggio verso il governo centrale del Cairo dopo aver raccolto le tasse. Sharvit ha detto che le monete eran destinate a pagare gli stipendi del presidio militare Fatimide che era di stanza a Cesarea, o, in subordine, appartenevano a una grande nave mercantile. Ha aggiunto che i subacquei, Tzvika Feuer, Kobi Tweena, Avivit Fishler, Yoav Lavi e Yoel Miller, erano cittadini modello per aver subito segnalato il tesoro alla IAA. “Hanno scoperto l’oro, ma hanno anche un cuore d’oro di chi ama il paese e la sua storia”, ha detto.
La legge prevede una pena fino a cinque anni di carcere per la rimozione o la vendita illegale di antichità.
La maggior parte delle monete scoperte appartengono ai califfi di Fatimide Al-Hakim (996-1021 dC) e suo figlio Al-Zahir (1021-1036), e sono state coniate in Egitto e Nord Africa, ad esclusione dei quarto di dinaro di Palermo. I Fatimidi, venuti dal Nord Africa, hanno sviluppato l’antica città di Cesarea e altre città costiere della zona.
Robert Cole, un esperto numismatico dell’IAA ha detto che le monete sono in ottimo stato di conservazione, e nonostante il fatto che siano rimaste in fondo al mare per circa un migliaio di anni, non hanno bisogno di alcun intervento di pulizia o di conservazione.
“Molte delle monete che sono stati trovati nel montaggio sono state piegate e esibiscono segni di morsi, la prova erano” fisicamente “ispezionata dai loro proprietari o dei mercanti”, ha detto Cole.
il 2015-02-20