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Aggiunto da il 2016-07-29

Un aereo alimentato dall’energia solare, ricavata da 17mila celle fotovoltaiche in silicio, compie il giro del mondo in 505 giorni senza carburante

ABU DHABI, 26 luglio 2016 – Missione compiuta. Bertrand Piccard ha fatto un ultimo atterraggio morbido, ha baciato l’asfalto caldo con il suo aereo solare dopo 48 ore e 37 minuti di volo al “Al Bateen Executive Airport” di Abu Dhabi. Era decollato per l’ultima tappa dal Cairo alle 01:28 del 24 luglio ed è atterrato ad Abu Dhabi alle 12:05 UTC, 02:05 CEST di oggi. L’aereo solare ha compiuto con successo il giro completo di tutto il mondo, dimostrando che le tecnologie pulite possono davvero raggiungere ciò che una volta si pensava fosse impossibile.

L’aereo solare Solar Impulse 2 ha portato a termine il giro del mondo, atterrando all’aeroporto di Al-Batten ad Abu Dhabi da dove era partito il 9 marzo del 2015; diventando in tal modo il primo aereo a energia pulita a completare una simile impresa, volando di giorno e di notte grazie all’energia solare per oltre 42.000 chilometri attraverso quattro continenti, in 17 tappe e oltre 500 ore di volo che hanno richiesto in tutto un anno e 4 mesi, senza mai ricorrere a una sola goccia di carburante.
L’aereo, nella sua 17esima e ultima tappa di 48 ore e 2.763 Km dal Cairo ad Abu Dhabi, era pilotato dallo svizzero Bertrand Piccard che, alternandosi ai comandi con il socio André Borschberg, stavolta in attesa a terra, ha avuto l’onore e l’onere di completare il volo record per promuovere le energie rinnovabili, con lo slogan “il futuro è pulito”
“Tutto è possibile – ha detto Piccard – perché non sognare qualcosa in più? Perché non provare ad andare oltre? Quando ho messo le ruote a terra ho pensato: questo è solo l’inizio. Quando siamo partiti un sacco di gente chiedeva cosa avremmo fatto dopo. Bene, il progetto parte proprio nel momento in cui le ruote toccano terra ad Abu Dhabi e le ruote hanno toccato terra oggi”.
L’aereo, grande quasi come un Jumbo ma pesante solo una tonnellata e mezza vola a circa 80 chilometri all’ora in media e i motori sono alimentati da batterie che immagazzinano l’energia solare catturata da circa 17mila celle solari posizionate sulle ali. Il viaggio doveva inizialmente durare meno di un mese ma il maltempo e qualche guasto hanno costretto l’equipaggio a prolungare il tour.
Solar Impulse 2 ha fatto tappa in Oman, in India, in Birmania, in Cina e in Giappone, poi la traversata del Pacifico fino alle Hawaii, e da lì San Francisco, Phoenix, Tulsa, Dayton, Lehigh Valley e New York. Infine l’Atlantico, fino a Siviglia, l’Egitto e infine il ritorno ad Abu Dhabi.
Anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon ha espresso soddisfazione per la missione compiuta: “È un giorno storico per tutta l’umanità”, ha commentato, sottolineando l’importanza strategica del progetto che, di fatto, apre la strada allo sviluppo di nuovi metodi di trasporto, economici, silenziosi e poco inquinanti.