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Aggiunto da il 2017-01-22

Ricetta elettronica on-line: il punto della situazione

Su quasi 48 milioni di ricette del SSN prescritte in un mese, quelle che fanno a meno della carta superano ormai l’80%. E salgono a quattro le Regioni dove il “paperless” (senza carta) ha superato il traguardo del 90%, fissato a suo tempo dall’Agenda per l’Italia digitale come obiettivo ultimo della dematerializzazione. Questa la fotografia scattata dall’ultima rilevazione di Promofarma, la società di servizi informatici di Federfarma, sulla digitalizzazione delle prescrizioni Ssn. A novembre, dicono i dati, sono stati prodotti 38,7 milioni di ricette paperless, ossia l’80,88% del totale.

Video d’apertura pubblicato il 23 marzo 2016 a cura di:

Ufficio Comunicazione e Rapporto con i Cittadini
Azienda ULSS18 Rovigo – www.azisanrovigo.it
Realizzazione video: Consorzio Arsenàl

Ricetta elettronica on-line: il punto della situazione  a NOV 2016

Ricetta elettronica on-line: il punto della situazione a NOV 2016

Fanno meglio della media nazionale undici regioni e quattro riescono a toccare o valicare la soglia del 90%: la Campania (che aveva varcato la linea a settembre) con il 91,33%, il Veneto con il 90,51%, e – a pari merito – Molise e provincia autonoma di Trento con il 90%.
Da segnalare anche il balzo in avanti compiuto dalle due regioni che occupano stabilmente il fondo della classifica (per aver avviato la dematerializzazione soltanto da pochi mesi): la Calabria, che a settembre arrivava a poco più del 40%, sfiora due mesi dopo il 60%; la provincia autonoma di Bolzano conta ora il 37,58% di ricette digitali quando a settembre era ferma al 12,6%. Ma progressioni di una certa entità le mettono a segno anche altre regioni, specialmente tra quelle che occupano la seconda metà della graduatoria: in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia la dematerializzazione cresce di quasi quattro punti percentuali, in Toscana e in Sardegna di tre. Altrove invece i progressi sono minimi: nelle Marche e in Val d’Aosta qualche decimo di punto, in Sicilia o nel Lazio poco più di uno. L’Emilia Romagna riesce addirittura ad arretrare, dal 79% di settembre al 78,85 di novembre. Perché la carta non si lascia mettere da parte facilmente, non solo nell’opulento Nord ma soprattutto nelle zone più arretrate e meno disposte al cambiamento del nostro Belpaese.

Come nasce la ricetta dematerializzata

La ricetta dematerializzata (o ricetta elettronica on-line) è il risultato finale di un progetto avviato con l’articolo 50 della legge 326 del 2003 che ha introdotto la ricetta cartacea standardizzata, la tessera sanitaria (TS) e l’obbligo di invio dei dati di tutte le ricette da parte prima delle farmacie (2008) e poi dei medici (2011).
Il processo ha coinvolto farmacisti, medici, le rispettive organizzazioni di categoria, ASL, Regioni, Agenzia delle Entrate, INPS, Guardia di Finanze etc., con il coordinamento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) e, attraverso il braccio operativo di SOGEI, del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Obiettivi

Il progetto ha come obiettivo la realizzazione di misure di appropriatezza delle prescrizioni, attribuzione e verifica del budget di distretto, farmacovigilanza e sorveglianza epidemiologica. Oltre che al raggiungimento del fine della  inequivocabilità della prescrizione medica, che si sottrae così definitivamente all’interpretazione della scrittura umana (o disumana in alcuni casi), con la ricetta digitale si abbattono quindi la maggior parte degli errori dovuti ai vari “passaggi” di trascrizione e/o di battitura, che non avviene più attraverso l’interpretazione di un occhio umano ma avviene bensì tramite un lettore elettronico di codici a barre contenenti in toto le informazioni della ricetta.

Permetterà al servizio sanitario nazionale di essere all’avanguardia e moderno, si ammortizzeranno i costi sanitari: lo Stato risparmierà 70 milioni di euro annui (stime del 2016). Porterà vantaggi a tutti: cittadini, medici e farmacisti. Inoltre, renderà più difficile le truffe perché la tracciabilità del prodotto sarà più che controllata».

Attualmente tutte le farmacie e tutti i medici sono tecnologicamente in grado di trasmettere al MEF i dati dei circa 600 milioni di ricette erogate ogni anno.

L’obiettivo della ricetta dematerializzata è quello di rendere l’invio dei dati contemporaneo alla prescrizione da parte del medico e alla dispensazione del farmaco da parte della farmacia, eliminando progressivamente il supporto cartaceo.

COME FUNZIONA

Dal medico

Dove la ricetta dematerializzata è già una realtà (vedi sotto) i medici non dispongono più di blocchi di ricette cartacee, bensì solo di una serie di numeri. Sono i numeri delle ricette elettroniche (NRE) che, prodotti dal sistema centrale gestito da SOGEI. Il medico, per prescrivere un farmaco o una visita specialistica, si connette tramite il proprio PC (in un futuro prossimo potrà essere un tablet o uno smartphone) al sistema di riferimento e, dopo essersi identificato, effettua la prescrizione on line utilizzando un NRE .A questo NRE, il medico associa il codice fiscale dell’assistito. Il sistema valida il codice fiscale e associa tutte le informazioni di esenzione (per reddito e/o per patologia). A questo punto, il medico completa la ricetta con la prescrizione del farmaco e, con un semplice click, conferma la generazione della ricetta elettronica sul server di SOGEI.
Il medico stampa e consegna all’assistito un “promemoria” con il NRE, codice fiscale, eventuali esenzioni dal ticket e prescrizione del farmaco. Il promemoria garantisce all’assistito la possibilità di ottenere il farmaco anche in caso di assenza di linea o in presenza di qualsiasi altro inconveniente legato all’accesso al server.

In farmacia

Con il promemoria l’assistito si reca in farmacia. La farmacia si collega al sistema mediante le chiavi di accesso rappresentate dal NRE e dal codice fiscale, accede alla ricetta elettronica eroga il farmaco o prenota l’esame e/o visita specialistica.

La farmacia completa l’operazione inviando al server di SOGEI i dati relativi all’erogazione (prezzo del farmaco, ticket, sconti in favore del SSN, etc.) ed i codici che individuano la singola confezione: (codice AIC e codice “targatura”, cioè il codice seriale identificativo della singola scatola).

Il funzionamento delle ricette elettroniche che prescrivono  visite specialistiche ed  analisi/esami strumentali da effettuare nei vari laboratori è analogo.

Sanità: addio alla vecchia ricetta rosa o rossa. Dal 1° marzo 2016 nasce la ricetta dematerializzata

Dal 1° marzo 2016 entra nel mondo dei ricordi un pezzo della nostra storia: è la ricetta rosa o rossa, a seconda delle stampe, quella con cui ogni medico prescriveva le medicine. Da oggi la ricetta è, per dirla con belle parole, dematerializzata. E’ un file, che scrive il medico e che qualunque farmacia in Italia leggerà con un codice a barre. Ma resta una speranza per i nostalgici: la vecchia ricetta purtroppo resiste, ma solamente per un uso limitato e particolare, non certamente come per alcune fasce di medici che non essendo ancora alfabetizzati nell’informatizzazione, pretendono di semplificarsi le cose continuando a scrivere compilando manualmente le vetuste ricette rosse con geroglifici indecifrabili. Ci chiediamo, con queste vecchie modalità, dove vanno a finire l’inequivocabilità della prescrizione (che si ottiene con il formato digitale a lettura ottica di codici a barre), necessaria per l’assenza di diversità d’interpretazione e l’assoluta certezza nell’esecuzione di una cura o di una indagine diagnostica? Per non parlare del necessario abbattimento degli errori di lettura, trascrizione, interpretazione, dovuti invece all’evitabile passaggio dell’occhio umano.

Come tutte le cose nuove, fino a quando non entreranno non solo nella conoscenza comune, ma sopratutto nella coscienza sociale di ciascuno di noi, faticherà ad essere impiegata sulla totalità della popolazione nel suo originario scopo operativo: la ricetta dematerializzata deve essere pretesa dall’utente-paziente non solo per la tracciabilità della prescrizione, ma soprattutto al fine di  una maggiore autotutela nell’appropriatezza delle cure.

Nel video sotto a cura di Silvio Vitelli, da una farmacia romana, lo scorso 1 marzo 2016, per un bilancio della prima giornata senza ricetta.

Video pubblicato il 01 marzo 2016

Ricetta elettronica in tutta Italia

Ricetta medica elettronica: La ricetta rosa e bianca rilasciata dai medici del Servizio Sanitario Nazionale diventa online in tutta Italia.
A partire dal 2016 finisce, infatti, la fase di sperimentazione della prescrizione di farmaci e visite online iniziata dalle Regioni dal novembre 2014.
La novità introdotta dal Dpcm 26 marzo 2008 per la ricetta elettronica e dal DM 2 novembre 2011 per la ricetta dematerializzata, fino a qualche tempo fa, era applicata solo da alcuni Regioni, tra cui il Piemonte, il Lazio dal 1° ottobre 2015 e la Lombardia, ma ora (già da qualche tempo ormai) sarà estesa in tutta Italia.
Vediamo quindi cos’è la ricetta medica elettronica on-line, come funziona la prescrizione di visite SSN, esami e prestazioni specialistiche e diagnostiche e l’acquisto dei farmaci in farmacia.

Ricetta medica elettronica cos’è e come funziona?

La ricetta medica elettronica, prevista dal Dpcm 26 marzo 2008 per la ricetta elettronica e dal DM 2 novembre 2011 per la ricetta dematerializzata, è un’importante novità partita in via sperimentale dal 1° novembre 2014 e che dal mese di ottobre 2015 diventa una realtà per tutte le Regioni d’Italia.
Ma cos’è la ricetta medica elettronica? E’ il documento rilasciato dal medico del SSN o convenzionato, ovvero, medico di famiglia, pediatra, ospedale, dottori privati convenzionati, medici specialistici ambulatoriali e guardia medica, consente al cittadino di:
1) Acquistare farmaci a parziale o totale carico del SSN;
2) Richiedere prestazioni specialistiche o diagnostiche da eseguire presso le strutture pubbliche o private se convenzionate con il SSN.
Cosa s’intende per prescrizione elettronica? Si intende un documento scritto in modalità informatica da un medico prescrittore secondo regole nazionali e regionali, riportante prescrizioni di tipo farmaceutico o specialistico a favore di un assistito dal Servizio Sanitario Nazionale.
A cosa serve? Grazie alla nuova prescrizione medica online di farmaci e visite, ci sarà quindi un notevole risparmio di tempo e di soldi per la Sanità, un miglior monitoraggio della spesa, che diventa in tempo reale, e una maggiore possibilità di garantire la verifica dell’appropriatezza della prescrizione, da parte del Ministero della Salute.
Che significa appropriatezza? Tale principio, si basa quindi sulla congruità o meno che una specifica visita medica, tac, risonanza o ecografia sia in linea con la storia clinica del paziente, del disturbo manifestato dal paziente durante la visita di base o dalla sua familiarità con l’eventuale patologia.
Ciò significa quindi, che il medico curante può prescrivere ad esempio un esame diagnostico, solo per un giustificato motivo. Laddove, suddetta motivazione non fosse dovutamente avvalorata, il medico rischierebbe pesanti sanzioni amministrative pecuniarie. Ovviamente, da tale meccanismo, rimarrebbero le tutele per i pazienti a basso reddito, età, patologie, ovvero, per i soggetti più vulnerabili a livello sanitario e sociale.
Quindi se due più 2 fa quattro, la ricetta medica online, va proprio in questa direzione, servendo a contenere i costi della Sanità, ad eliminare inutile burocrazia e snellire le procedure di prenotazione, ma anche per vedere l’appropriatezza della prescrizione, e eventualmente contestare al medico di riferimento, la scelta di prescrivere un certo esame, rendendolo così gratuito per il paziente.

Come funziona la prescrizione online di farmaci e visite mediche del SSN?

Una volta entrata a regime, la ricetta medica elettronica funziona in questo modo:
Dal medico: il paziente che necessita di una ricetta medica rosa o bianca, per l’acquisto di un farmaco o di una visita medica specialistica deve recarsi dal proprio medico di famiglia, pediatra, ospedale, privato in convenzione, guardia medica ecc. per farsi rilasciare la prescrizione.
Il medico, quindi valutata la richiesta, sulla base del principio di appropriatezza, si collega tramite computer, ma un domani (è già possibile oggi con una app da scaricare sul cell del medico prescrittore) l’accesso potrà avvenire anche tramite tablet o smartphone, collegato al sistema SSN fornito dal Ministero della Salute. Effettuata l’identificazione al portale, il sistema provvede alla compilazione della ricetta medica online, utilizzando uno degli NRE, Numero Ricetta Elettronica a lui assegnati.
A questo codice identificativo NRE, che sostituisce nella ricetta elettronica il codice a barre che si trova su ogni ricetta medica rosa cartacea, il medico associa il codice fiscale dell’assistito. Dopodiché Il sistema, verifica la domanda di prescrizione convalida il codice fiscale e i codici di esenzione, eventualmente associati a quel codice fiscale. Ottenuta la convalida dei dati, la richiesta è pronta per essere accettata definitivamente.
Accettazione della prescrizione online: Il sistema una volta che ha provveduto a verificare i dati della prescrizione, richiede l’accettazione della ricetta del farmaco o della visita medica così come è stata compilata dal medico. L’accettazione avviene quindi, spingendo un semplice tasto di conferma che consente di generare la ricetta elettronica sul server di SOGEI. A questo punto, al medico non rimane altro che stampare (o inviare solo il codice NRE sul cell del suo paziente) consegnando così all’assistito un “promemoria” che riporta il codice NRE, il codice fiscale, le eventuali esenzioni e prescrizioni. Tale promemoria, contenente tutte le info nel codice NRE, funziona per il paziente come una ricevuta sia della richiesta presentata che della prescrizione, e di ottenere la prestazione medica o il farmaco, anche in presenza di un eventuale malfunzionamento dei server o di internet.

Una volta che il paziente si è recato dal medico di famiglia, e gli è stata rilasciato il promemoria della ricetta medica online, può:
Se ha richiesto una visita medica specialistica: può chiamare il CALL CENTER (numero verde), recarsi al CUP, accedere ai TOTEM (interfaccia monitor touch screen per sportelli di prenotazione diretti all’utenza presenti in alcune strutture sanitarie), oppure prenotare direttamente sui portali aziendali ASL per fissare la visita fornendo semplicemente il numero NRE ed il codice fiscale.
Se ha richiesto dei farmaci: può recarsi in farmacia e fornire il codice NRE della ricetta medica online ed il codice fiscale. Il farmacista, a questo punto, inserisce i suddetti codici nel sistema SSN installato sul computer, risale alla prescrizione del farmaco compilata dal medico del paziente, eroga il farmaco e in automatico la ricetta viene registrata direttamente nel Fascicolo Sanitario Elettronico del paziente che potrà in seguito acquistare il farmaco in un’altra qualsiasi farmacia.
Un fascicolo sanitario, che in un futuro non molto lontano sarà inserito nella cd. cartella clinica elettronica, in caso di ricovero ospedaliero.

NRE numero ricetta elettronica dov’è e a cosa serve?

L’NRE (numero ricetta elettronica) è il codice identificativo della prescrizione medica online. Tale NRE non equivale, pertanto, al codice a barre prestampato dal Poligrafico dello Stato sulle ricette rosse cartacee del Servizio Sanitario Nazionale, poiché questo NRE contiene, a differenza del codice a barre di quelle vetuste ricette rosse corredate inoltre da scritture soggette ad interpretazione, TUTTI i dati relativi alla prescrizione medica già nel momento in cui viene generato il codice NRE. Invece il codice a barre presente sulle vecchie ricette rosse e stampato dalla Zecca dello Stato su richiesta ed a carico (con aumento della spesa sanitaria) di ogni singola ASL, contiene solamente un identificativo regionale della ASL a cui sono state attribuiti i ricettari ed a cui viene di seguito associato il codice del medico curante che le utilizzerà.
A cosa serve il Numero di Ricetta Elettronica? E’ abbreviato in NRE, ed è il numero generato ed assegnato dal Sistema di Accoglienza Centrale (SAC), utilizzato dal medico per la compilazione e la gestione della prescrizione medica online, che serve ad identificare in maniera univoca ed a livello nazionale, una determinata prescrizione elettronica.
Da quanti caratteri è composto l’NRE? Il numero ricetta elettronica è costituito da 15 caratteri nel seguente formato: AAA BB C DDDDDDD EE dove
AAA = identifica il codice della Regione / Prov. Autonoma;
BB = codice alfanumerico assegnato automaticamente dal SAC;
C = identificativo del lotto;
DDDDDDD = codice del lotto assegnato dal SAC;
EE = numero di protocollo singolo all’interno del lotto.

NRE identifica esattamente la prescrizione sia del farmaco che della visita specialistica e/o esame-intervento specialistico così come prescritto dal medico di base, senza alcun margine d’errore interpretativo dovuto a terzi.

Dove si trova? Il NRE si trova sulla stampa del promemoria (sia sotto forma di codice a barre che in alfanumerico scritto immediatamente al di sotto delle barre) che il medico rilascia all’assistito, al termine della compilazione, convalida e generazione della ricetta medica elettronica.