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Aggiunto da il 2013-04-18

la-quarta-guerra-mondiale

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Razzo nordkoreano

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Nordkorea

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La pausa concessa all’umanità tra la Terza e Quarta guerra mondiale volge al termine. Tale conclusione è stata formulata dagli studiosi dell’Accademia delle arti marziali della Russia in base alla teoria dei cicli di Nikolaj Kondratiev.
Questa teoria, definita anche “teoria delle onde lunghe”, fu elaborata dall’economista sovietico Nikolaj Kondratiev. Conformemente alla sua teoria, una nuova guerra mondiale potrebbe iniziare nel prossimo decennio, ritiene Serghej Malkov, membro dell’Accademia delle scienze militari e professore dell’Università di Stato di Mosca. Il professore ha esposto a “La Voce della Russia” la propria visione delle prospettive prevedibili dell’umanità.
A formularlo in modo molto semplificato i cicli di Kondratiev sono periodi di sviluppo economico della civiltà contemporanea della durata di 40-60 anni.
Nikolaj Kondratiev ha definito soltanto 6 cicli che coprono il periodo storico dal 1803 al 2060. Il quarto ciclo dura all’incirca dalla fine della Seconda guerra mondiale fino alla prima metà degli anni ‘80. Viviamo adesso il quinto ciclo che, secondo le previsioni di Kondratiev, deve finire nel 2018. I sostenitori di questa teoria collegano strettamente ogni ciclo economico con il livello economico ad esso proprio. L’attuale periodo è caratterizzato dallo sviluppo delle tecnologie informatiche, delle telecomunicazioni e dei robot. Il successivo sesto ciclo deve essere contrassegnato da un balzo nella sfera delle nanotecnologie, biotecnologie e tecnologie cognitive.
Ma oltre ai progressi tecnologici ad ogni ciclo si accompagnano inevitabilmente crisi e guerre. Il finale del ciclo corrente e il passaggio al successivo ordinamento tecnologico saranno accompagnati come minimo da una fortissima instabilità politica o forse anche da una guerra mondiale, dice il professore Serghej Malkov:
“Ci troviamo adesso in una fase di crisi. La situazione di crisi si è trasformata in depressione, si è alla ricerca delle vie d’uscita da questo stato depressivo. In particolare, grazie alle nuove tecnologie che serviranno da motori della crescita. Si tratta delle cosiddette tecnologie NBIC, ossia nano – bio – info -tecnologie e tecnologie cognitive. Ma questo periodo è molto pericoloso, visto che una via d’uscita non è stata ancora trovata, mentre i contrasti si sono accumulati. Solitamente in tali periodi iniziano guerre mondiali: commerciali, finanziarie, economiche, politiche e classiche. Avviene una spartizione del mondo.
Ed infatti, se accettiamo come modello la teoria dei cicli, vediamo che negli ultimi due secoli gli avvenimenti più sanguinosi della storia mondiale si sono registrati appunto nella fase di discesa delle cosiddette onde di Kondratiev. Una crisi è già avvenuta e ci stiamo avvicinando adesso ad un traguardo funesto. Secondo le previsioni dei fautori della teoria di Kondratiev, il momento critico arriverà nel 2016 o 2017.
In questo momento è, ovviamente, difficile dire se inizierà una guerra mondiale a tutto campo intesa nel senso tradizionale. Ma il professor Malkov non dubita che si svolgerà una guerra informatica, psicologica, economica e commerciale:
La precedente Terza guerra mondiale è avvenuta appunto a cavallo del quarto e del quinto ciclo di Kondratiev. Si è svolta senza l’impiego globale di armi, ma i suoi risultati sono evidenti: è stata ritagliata la mappa geopolitica del mondo, l’Unione Sovietica, pretendente al dominio mondiale, e i suoi alleati hanno subito una sconfitta demolitrice e sono cessati di esistere nella forma precedente. Nell’attuale situazione il ruolo dell’URSS è svolto dalla Cina, il nuovo pretendente alla leadership mondiale”.
“Durante la nuova spirale dello sviluppo dell’umanità gli avvenimenti principali dipenderanno dallo sviluppo dei rapporti tra Cina ed USA. Il conflitto che si sta maturando nella Penisola coreana si iscrive perfettamente nel modello di spartizione del mondo” – Ne è convinto Serghej Malkov – “In questo caso è una conseguenza della politica degli USA che provoca la comparsa di zone di conflitto entro le sfere degli interessi americani. Nella regione del Pacific Rim sono infatti presenti uno vicino all’altro tutti i concorrenti tecnologici degli Stati Uniti: Russia, Cina, Giappone e Corea del Sud”.
Secondo il parere di Malkov, attualmente gli USA stanno perdendo le loro posizioni nel mondo. In seguito all’instabilità economica internazionale aumenta il cambio del dollaro americano, mentre l’instabilità politica fa crescere il ruolo dell’America come arbitro mondiale. Visto che la potenza economica degli USA non può più sostenere le pretese americane alla leadership mondiale, cominceranno ad usare a questo scopo strumenti politici, finanziari ed anche tecnologici. Gli americani si vedono semplicemente costretti a provocare l’instabilità nel mondo.
È ovvio che in tale situazione si tratti di piani utopici. La realtà è invece tale che, indipendentemente dalla teoria dei cicli, una spartizione del mondo non rappresenta affatto uno scenario fantastico.
Tratto dal sito “La voce della Russia”
Falco Brianzolo

il leader nord coreano Kim Jong

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Comandante del quarto esercito più grande al mondo

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