PORDENONE, 25 maggio – E’ morta all’ospedale di Pordenone una bambina di due anni e mezzo aggredita e azzannata da un pastore belga, nel cortile dell’abitazione di una parente a San Martino al Tagliamento.
La piccola era giunta al pronto soccorso in condizioni disperate e i medici inizialmente erano riusciti a far fronte a un arresto cardiaco avvenuto durante il trasporto.
Il cane è stato posto sotto sequestro e affidato alla proprietaria, una zia materna a cui la piccola assieme alla mamma era andata a fare visita nel pomeriggio. Le indagini sono condotte dalla compagnia carabinieri di Pordenone, coordinate dal maggiore Marco Campaldini. Gli inquirenti dovranno stabilire eventuali responsabilità nella mancata custodia dell’animale e verificare la sussistenza dell’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Si chiamava Astrid Guarini, la bambina di quasi tre anni, che è stata ricoverata ed è morta verso le 18.30 all’ospedale di Pordenone dopo essere rimasta gravemente ferita dal cane dello zio. La bambina, verso le 17 stava giocando con una cuginetta nel cortile dell’abitazione dei parenti dov’era arrivata accompagnata dalla madre quando è stata aggredita da uno dei due cani di casa, un pastore belga.
Azzannata al volto e al collo la piccola aveva perso i sensi e lamentava una crisi respiratoria. Soccorsa dal personale dell’elisoccorso, allertato dai familiari, la bambina è stata portata in ambulanza all’ospedale di Pordenone in quanto le sue gravi condizioni non avevano consigliato il trasferimento in volo.
“IL CANE ERA ADDESTRATO ALLA DIFESA” Da quanto si è appreso, la piccina nel momento dell’aggressione da parte del pastore belga, si trovava assieme a una cuginetta, nel giardino di casa. È stata quest’ultima a urlare e ad attirare l’attenzione dei parenti che sono accorsi, hanno bloccato l’animale e lo hanno rinchiuso in una gabbia, chiamando immediatamente i soccorsi. Il cane era stato addestrato alla guardia, come è scritto peraltro su un cartello affisso al cancello della casa, che mette in guardia gli estranei proprio per presenza di animali addestrati alla difesa. L’animale, tuttavia, sembra non abbia dato mai segnali di aggressività ingiustificata.