Questa la stima contenuta nel rapporto 2016 dell’Eurispes: Al PIL ufficiale italiano, di circa 1.500 miliardi di euro, si affianca un Prodotto interno lordo sommerso equivalente a più di un terzo di quello ufficiale, ossia 540 miliardi.

Finalmente quello che veniva affermato da più parti, mai tenuto in considerazione dai nostri “politicanti”che hanno sempre attuato delle politiche economiche astruse e controproducenti, trova adesso una conferma ufficiale da parte dell’Eurispes: Il dato che ne scaturisce è che, considerando una tassazione del 50%, la conseguente evasione fiscale italiana ammonterebbe a 270 miliardi di euro.

I nuovi schiavi: A Castelnuovo Scrivia, 60 km da Milano, gli immigrati lavorano nei campi ridotti in schiavitù

I nuovi schiavi del lavoro nero di Castelnuovo Scrivia (MI)

L’istituto di ricerca parla di sommerso ed evasione fiscale come veri e propri fenomeni di massa, in cui trova terreno fertile il lavoro nero. Secondo gli italiani, rileva il rapporto, le categorie che più spesso lavorano senza contratto sono le baby sitter (80%), gli insegnanti di ripetizione (78,7%) ed i collaboratori domestici (72,5%). Seguono badanti, giardinieri, muratori, idraulici, elettricisti, falegnami e dulcis in fundo, con una percentuale del 50%, i medici specialisti.

Il ghetto di Rignano Garganico…i nuovi schiavi: gli immigrati sfruttati dal caporalato in meridione

Un dato degno di nota, tratto dall’indagine Eurispes (che va enormemente in contrasto con le ridicole affermazioni di “buona politica” dell’attuale governo Renzi), è che nel corso del 2015 ha accettato un lavoro senza contratto il 28,1% degli intervistati, contro il 18,6% dell’anno precedente. E’ proprio il caso di dire: siamo tutti evasori!…Ma non solo! Siamo infatti sempre più senza tutele per i lavoratori ed addirittura con una vera e propria “classe di schiavi del lavoro in nero” relegati in un’economia sommersa e parallela a quella ufficiale con sempre meno speranze di riemergere, fino a quando ci sarà un governo che favorisce tutto ciò.

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