Usa, nuovo caso: poliziotto uccide «per sbaglio» nero disarmato
Il vicesceriffo ha ammesso di aver fatto un errore: «Pensavo di avere in mano il taser»
Dopo i casi di Michael Brown e Eric Garner, uccisi da agenti di polizia americani rispettivamente a Ferguson vicino St. Louis, in Missouri, ed a New York, un nuovo video testimonia l’uccisione di un uomo di colore disarmato ed immobilizzato da parte di un poliziotto. Questa volta è accaduto a Tulsa in Oklahoma. L’episodio risale a giovedì scorso. La vittima è Eric Harris, 44 anni il quale, stando a quanto riferito dalla polizia, stava vendendo una pistola calibro 9 mm ad un agente sotto copertura, quando gli è stato intimato di fermarsi. L’uomo è invece scappato ed una volta raggiunto dal vicesceriffo Bob Bates, 73enne, è stato da questi abbattuto a colpi di arma da fuoco. Il vicesceriffo ha infatti esploso un colpo d’arma da fuoco convinto di avere in mano il ‘taser’. Drammatiche le urla della vittima, bloccata a terra, prima di morire: “Mi ha sparato, mi ha sparato, o mio Dio!”
Ancora un caso che mette sotto accusa i metodi violenti della polizia americana. Ancora polemiche per l’ennesimo caso di un agente di polizia riservista, un 73enne, a Tulsa, in Oklahoma, che ha sparato e ucciso un 44enne nero pregiudicato che aveva fermato. Sulla vicenda è spuntato anche un video. L’agente sostiene che lo sparo sia partito per errore perché pensava di aver impugnato il Taser (arma elettrica per immobilizzare un sospetto) invece della pistola. Il 44enne ucciso si chiamava Eric Courtney Harris ed aveva precedenti penali.
L’episodio in realtà risale al 2 aprile ed è avvenuto a Tulsa, ma solo oggi si è appreso del video registrato dalla body camera di un agente di polizia. Secondo una prima ricostruzione, il 44enne ucciso era stato fermato ed era in procinto di essere arrestato dopo che aveva tentato di vendere una pistola ad un poliziotto che agiva sotto copertura.