2 ufficiali del NYPD sono stati sparati alla testa ed uccisi in un agguato “stile esecuzione” ieri sabato 20 dicembre 2014 alle ore 15,00 mentre sedevano nella loro auto.
(Fox News) Due agenti di polizia di New York in uniforme sono stati uccisi – stile esecuzione – mentre sedevano nella loro macchina della polizia ferma sulla ‘Bed-Stuy, di Brooklyn, all’angolo della strada.
Secondo le prime ricostruzioni, entrambi gli ufficiali stavano lavorando delle ore di lavoro straordinario nell’ambito di una operazione-esercitazione antiterrorismo, quando sono stati colpiti a bruciapelo da un uomo armato che si era avvicinato alla loro auto in un angolo tra Myrtle and Tompkins avenues nella sezione Bedford-Stuyvesant di Brooklyn.
“E’ stata un’esecuzione”, ha detto una fonte della polizia, “piuttosto che una sparatoria”.
Il bandito non ha fatto altro che “esplodere dei proiettili nella macchina di pattuglia”, ha riferito un’altra fonte.
L’uomo armato sospettato è fuggito successivamente in una stazione della metropolitana vicino tra Myrtle e Willoughby avenues, dove è stato trovato colpito a morte. Rapporti preliminari non erano chiari sul fatto che il presunto colpevole sia stato sparato dalla polizia o che si sia invece sparato da solo in preda alla disperazione, perché inseguito dalle forze dell’ordine.
Entrambi gli ufficiali sono stati colpiti alla testa, ha rivelato una delle fonti. Pochi altri dettagli erano disponibili. Entrambi gli ufficiali sono stati portati subito dopo al Woodhull Hospital in condizioni critiche, ma sono stati successivamente dichiarati morti, ha dichiarato il portavoce della polizia Sgt. Lee Jones.
Il presunto sparatore è stato trovato morto in una stazione della metropolitana vicina, ferito a morte da un colpo di pistola auto-inflitta, secondo un funzionario di polizia.
Freddati con colpi di pistola alla testa, probabilmente per vendicare l’uccisione di due neri e sullo sfondo della recente rivolta razziale contro la brutalità attribuita negli Usa agli uomini in divisa: due agenti della polizia di New York in uniforme sono stati ammazzati mentre si trovavano nella loro vettura, impegnati in una esercitazione antiterroristica. E’ accaduto ieri pomeriggio a Brooklyn, nel contesto delle manifestazioni per la recente decisione del Gran giurì di non incriminare il poliziotto che ha soffocato, fino ad ucciderlo, l’afroamericano Eric Garner. In base a una prima ricostruzione, l’assassino, un nero, si è avvicinato alla vettura dei poliziotti e ha aperto il fuoco attraverso il finestrino. Poi ha cercato di fuggire dirigendosi verso la metropolitana, ma quando ha capito che le forze dell’ordine stavano per stanarlo, ha rivolto l’arma contro sè stesso e si è tolto la vita.
I due poliziotti, Wenjian Liu e Rafael Ramos, sono stati immediatamente trasferiti in ospedale: uno è morto subito dopo il ricovero, l’altro pochi minuti più tardi. “Non hanno nemmeno avuto il tempo di reagire. Sono stati semplicemente assassinati”, ha detto il capo della Polizia di New York, William Bratton.
Il killer è stato identificato: si chiamava Ishmael Brinsley, 28 anni, originario di Baltimora. Poco prima di arrivare a Brooklyn, ha sparato e ferito la sua ex fidanzata. Poi un messaggio su Instagram dove esprime l’intenzione di andare a New York proprio “con l’intento di uccidere poliziotti locali”. “Oggi mettero’ le ali ai porci. Loro fanno fuori uno di noi e io ne faccio fuori due di loro”, avrebbe scritto Brinsley. “Quando la polizia di Baltimora ci ha informato, ormai era troppo tardi”, ha detto Bratton. I messaggi “avevano contenuti contro le forze dell’ordine”, ha aggiunto, precisando che “non ci sono legami, tra l’assassinio dei due poliziotti e gruppi terroristici o altre organizzazioni”.
L’eccidio arriva in un momento di altissima tensione razziale nel Paese. E, secondo alcuni investigatori, i due poliziotti sarebbero stati presi a bersaglio per vendicare la morte del 18enne nero Michael Brown, ucciso da un agente a Ferguson (Missouri), e in particolare quella di Eric Garner, morto nella stessa New York dopo essere stato soffocato da un poliziotto. In entrambi i casi, il Gran giurì ha deciso di non incriminare gli agenti coinvolti.
Il ministro della Giustizia uscente, Eric Holder, ha condannato nel modo «più forte possibile», l’uccisione dei due poliziotti. «Si è trattato di un atto di barbarie» mentre il presidente Usa, Barack Obama, in vacanza alle Hawaii con la famiglia, è stato informato, riferisce la Casa Bianca. L’attacco arriva in un momento di altissima tensione razziale nel Paese. «Siamo indignati», ha detto il reverendo Al Sharpton. «Qualsiasi uso del nome di Brown e Garner in relazione all’uccisione di agenti è riprovevole», ha aggiunto, invocando “giustizia” e non vendette sommarie. Parte della comunità si scaglia contro De Blasio. Molti accusano il sindaco «di avere le mani sporche di sangue» in seguito al suo recente appoggio alle manifestazioni di protesta contro la decisione del Gran Giurì di non incriminare il poliziotto che soffocò fino a ucciderlo l’afroamericano Eric Garner. L’America si riscopre una polveriera razziale, pronta ad esplodere in qualsiasi momento.