STRAGE IN MARE, i morti del barcone sarebbero 900
LAMPEDUSA, 19 aprile – Ecatombe di migranti. Nel naufragio del barcone di circa 20 metri le prime stime fatte dalla Guardia Costiera parlavano di 700 persone annegate, ma la testimonianza di un sopravvissuto, portato in elicottero all’ospedale di Catania, parla di 950 persone a bordo. Ha detto: “A bordo eravano 950, c’erano 40-50 bambini e circa 200 donne”. Quindi i morti sarebbero 900. Si tratterebbe della più grave sciagura del mare dal dopoguerra, ampiamente peggiore della strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, che fece 366 morti e 20 dispersi.
I numeri devono ancora essere verificati, ma la Guardia Costiera ha confermato che il barcone che si è capovolto era in grado di portare “diverse centinaia di persone” ed era “sovraccarico di migranti”.
“Molti migranti sono stati chiusi nei livelli inferiori della barca”. Alla partenza, “i trafficanti hanno chiuso i portelloni impedendo loro di uscire”. E’ quanto ha raccontato un sopravvissuto al naufragio. L’uomo ha detto che il peschereccio era partito da un porto a 50 km da Tripoli.
LA VALLETTA (Malta) – Sono cominciate nel porto de La Valletta le operazioni di sbarco dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera dei 24 cadaveri recuperati in seguito al naufragio avvenuto ieri davanti alle coste libiche. Nell’ospedale Mater Dei saranno eseguiti gli esami autoptici. A bordo dell’unità italiana è salito anche il personale medico per valutare le condizioni dei 27 superstiti, che si trovano sotto coperta. Non appena saranno ultimate le operazioni, che potrebbero richiedere alcune ore, la nave Gregoretti dovrebbe ripartire per il porto di Catania, dove ieri è stato trasferito in elicottero uno dei sopravvissuti in gravi condizioni.
“Alle ore 7.30 resta ancora confermato il bilancio del naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica nelle acque libiche. 28 le persone salvate”. Lo afferma una nota della Guardia costiera.
Il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha riconosciuto il “pesante impatto” sull’Italia per l’arrivo di tanti migranti ed è grato al governo italiano per tutti i suoi sforzi. Lo ha detto un portavoce Onu. Ban ha fatto appello alla comunita’ internazionale perche’ dimostri solidarita’ e divida il peso di questa crisi. Ban osserva che il Mediterraneo e’ diventata “la rotta più letale del mondo” per migranti e per chi cerca asilo. “La risposta della comunità internazionale deve essere globale e collettiva”.
“Contro gli scafisti è possibile un’operazione condivisa in Europa, ma mirata. Ci sono tutte le condizioni per farlo”. Così il premier Matteo Renzi a Rtl. Renzi propone “interventi mirati sugli scafisti, persone che vanno affidate alla giustizia. L’Italia ne ha arrestati 976, possibile lo facciamo solo noi?”. “Penso che il Consiglio europeo potrà tenere una posizione unanime e condivisa” sui temi della Libia e dell’immigrazione, ha detto il premier a Rtl raccontando di aver sentito ieri anche Angela Merkel e Alexis Tsipras, tra gli altri leader europei.