MILANO, 1 maggio – Guerriglia a Milano durante il corteo degli antagonisti No-Expo. In piazza Resistenza partigiana – dove la Polizia in tenuta antisommossa ha costruito una imponente barricata dietro cui ha piazzati blindati e mezzi con estintori per bloccare l’accesso al centro – un gruppo di black bloc che partecipano alla No-Expo Mayday Parade ha lanciato pietre e petardi contro gli agenti, che hanno usato gli idranti per disperderli.
Tafferugli e macchine in fiamme in corso Magenta, dove un gruppo di ‘neri’ ha spaccato vetrine con delle mazze. Gli agenti hanno usato lacrimogeni per disperderli. Largo D’Ancona, nel centro di Milano, è isolato: una barricata e delle auto sono in fiamme e due colonne di fumo nero salgono fin sopra i palazzi.
I black bloc hanno dato fuoco alla sede della Bnl in piazza Virgilio a Milano. Intanto continua nelle vie adiacenti il lancio di pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine, che stanno rispondendo con un fitto lancio di lacrimogeni.
Vetrine di negozi e di banche sfondate, auto bruciate anche nella zona della stazione Cadorna dove è passato un gruppo di black block: la piazza è ancora blindata, tutte le strade di accesso al centro sono bloccate da cordoni e mezzi della polizia.
Sono tre le fermate della metropolitana milanese chiuse a causa degli incidenti dei No Expo: sono Wagner, Pagano e Conciliazione. Ci sarebbe anche l’ipotesi di una chiusura della fermata di Cadorna. Sono diverse anche le linee di superficie, di bus e tram, che sono state fermate o deviate, in alcuni casi anche disalimentate.
Attorno alle 18 la stragrande maggioranza degli attivisti per il corteo No Expo vestiti di nero, che hanno provocato gli scontri in città, si sono dispersi dopo essersi cambiati d’abito. Gli ultimi manifestanti sono fermi tra piazza Buonarroti e piazzale Lotto: si tratta di circa 200 giovani appartenenti a varie anime della contestazione. La polizia li ha praticamente chiusi e costretti in direzione della metropolitana che si trova in piazzale Lotto. Secondo quanto riferito dalla questura, nel corso degli scontri avvenuti durante il corteo No Expo, dei manifestanti che stavano lanciando molotov contro le forze dell’ordine o incendiando auto e danneggiando cose lungo la strada sono stati fermati. Al momento non ènoto il numero delle persone portate in questura.
“Gli scontri che sono stati provocati intorno alla zona di Cadorna erano dei tentativi di sviarci. I manifestanti violenti volevano che li inseguissimo lasciando sguarniti i presidi che impedivano loro di dirigersi verso il centro”. Lo ha detto all’ANSA il questore di Milano Luigi Savina che ha coordinato personalmente tutte le operazioni. I manifestanti che hanno lanciato molotov contro le forze dell’ordine o incendiato auto sono stati fermati.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si legge in una nota – ha espresso la sua “ferma condanna della violenza teppistica” avvenuta nel corso della manifestazione di protesta a Milano. Violenza “tanto più esecrabile – ha detto – in quanto rivolta contro un evento che ha come obiettivo la nutrizione del pianeta, la lotta alla fame e alla denutrizione e un ordine mondiale fondato su una maggiore equità tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo”. Mattarella ha espresso “la sua piena solidarietà ai cittadini di Milano, vittime di pesanti danneggiamenti, e alle forze dell’ordine che hanno fronteggiato i violenti con responsabilità e grande senso del dovere”. Dal Presidente della Repubblica sono arrivati anche “gli auguri di piena e rapida guarigione per gli agenti rimasti feriti” e l’auspicio che “i responsabili delle violenze siano assicurati al più presto alla giustizia”.
“Pieno sostegno alle Forze dell’Ordine, che stanno fronteggiando, a Milano, la guerriglia urbana scatenata da imbecilli violenti che devono finire in galera”. Cosi’ il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ha commentato, su Twitter, i fatti che stanno accadendo a Milano.
“Milano non può accettare nessun tipo di violenza che crea danni enormi alla città e ai cittadini. Bisogna fare di tutto per isolare, individuare e punire chi ha provocato danni non solo economici a una città che ha nel suo Dna il ripudio stesso della violenza”. Lo ha dichiarato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
“Un grazie da parte mia a tutti gli agenti delle Forze dell’Ordine, della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco che in questo momento sono ancora impegnati per evitare che la città subisca ulteriori danni da parte di chi non ha alcun rispetto del bene comune”.
“Da parte nostra, fin d’ora, mobiliteremo tutte le forze per ripulire e sistemare al più presto le zone coinvolte e chiediamo a tutti cittadini di dare un segnale di civiltà e democrazia, collaborando con noi per riparare i danni provocati da soggetti che possono essere definiti solo idioti, oltre che criminali. Faremo di tutto perché i responsabili di fatti gravissimi e inaccettabili vengano individuati e risarciscano i danni morali e materiali”, ha concluso il sindaco.
Con una serie di tweet il leader della Lega Nord Matteo Salvini commenta in sintesi le devastazioni messe in atto da un gruppo di black bloc durante il corteo No Expo a Milano e chiede le dimissioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano, nonché del premier Matteo Renzi, bollando entrambi “incapace”. “Manifestanti a Milano? No, pezzi di merda da chiudere in galera”, twitta Salvini. E Ancora: “Dimissioni di Alfano, ma anche di quell’incapace di Renzi”. E un altro tweet: “#alfanodimettiti Milano devastata: @angealfa incapace dimettiti!”.