Lo scandalo del MPS fa perdere almeno il 4% al PD

Secondo una comparazione degli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani alle prossime elezioni, la vicenda-scandalo del Monte dei Paschi di Siena fa perdere almeno un 4% al PD. Lo studio è una metanalisi di Alessandro Amadori di Coesis Research pubblicata su diverse testate del Nord Italia e non solo. La questione sembra non finire qui, viste le indagini e le implicazioni che di giorno in giorno si fanno sempre più incalzanti. Anche se Gargamella (Bersani), come lo definisce Grillo, ringhia e fa vedere le gengive, perchè, dice lui, sbranerebbe chiunque spari sul PD. Infatti, prima della storiaccia senese il PD poveva vantare un 34% circa, mentre adesso si attesterebbe appena intorno al 29-30% delle intenzioni di voto. In rimonta netta, specie dopo la “massima esposizione mediatica”(pensiamo alla puntata record di ascolti di Servizio Pubblico) e le ripetute apparizioni televisive, il Cavaliere che con il PDL superebbe il 20%. Certo molto dipenderà da Berlusconi: se da qui alla conclusione della campagna elettorale dovesse tirare fuori dal cilindro una performance del tipo di quella data a Servizio Pubblico, con lo show di Berlusconi da Santoro, allora vincerà; se invece il Cavaliere dovesse commettere qualche cavolata, allora rischia di perdere. Al Nord infatti il 60% degli indecisi in passato ha sempre votato per il PDL. E noi al Sud non ci discostiamo poi di molto. Una cosa è certa: a queste prossime elezioni la “fetta” degli indecisi (e di quelli che non dicono o non sanno) sembra essere molto, molto grande.
Chi risulta, invece, aver tratto maggiormente profitto dall’inchiesta che ha travolto la terza banca italiana, almeno stando ai dati raccolti fino al 30 gennaio, è sicuramente il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che, dopo essere sceso intorno al 12-13% delle scorse settimane, ora è dato nuovamente in rapida risalita e viene accreditato intorno al 15-18%. I grillini sono un movimento per così dire a “soffietto”, cioè che crescono o si riducono a seconda dell’andamento delle cronache e della polemica politica. Beppe Grillo strilla alla sinistra: “Nel Partito democratico dovrebbero processarli tutti”, ha sparato a zero contro il segretario del Pd e tutti i vertici del partito, colpevoli di aver “disintegrato una prestigiosa banca italiana che era ricchissima. Ogni giorno vengono fuori buchi e tangenti”. – ed i grillini crescono come terza forza del Paese. Secondo l’ultimo sondaggio della Swg, reso noto il 1° febbraio e realizzato per Agorà, infatti, cala ancora il PD, che passa dal 29,4% al 28%. L’acquisto dell’attaccante da parte del Milan “può valere lo 0,3% di consensi a favore del PDL, almeno stando a quanto dice ad Agorà Roberto Weber!? Lo spread tra i due maggiori partiti così si riduce, come quello tra centro-sinistra e centro-destra! La campagna elettorale è ancora lunga!
Falco Brianzolo