TUNISI, 28 marzo – A Tunisi la marcia internazionale contro il terrorismo:. in migliaia sono partiti dalla piazza del raduno, Bab Saadoun. “Stessa lotta a Copenaghen Parigi e Tunisi”, “basta odio e morte”, sono alcuni degli slogan e degli striscioni dei manifestanti. Al corteo anche i leader mondiali, tra i quali il premier Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande. Il presidente francese, François Hollande, è arrivato al parlamento tunisino, accolto dal presidente Beji Caid Essebsi, che lo ha calorosamente abbracciato. Poco prima era arrivato anche il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. La presenza dei leader mondiali a Tunisi, tra cui Matteo Renzi, è protetta anche da cecchini sui tetti degli edifici attorno al Parlamento ed elicotteri in volo.
Matteo Renzi e Francois Hollande, hanno deposto una corona di fiori alla stele in memoria delle 22 vittime dell’attacco al museo del Bardo dove sono stati innalzati cartelli che ricordano i nomi delle 22 vittime dell’attacco del 18 gennaio. Tra questi anche quelli delle quattro vittime italiane, come “Je suis Orazio” e “Je suis Giuseppina”, in ricordo di Orazio Conte e Giuseppina Biella.
Poi Renzi è stato a colloquio con il capo del governo tunisino Habib Essid all’aeroporto di Tunisi. L’Italia è insieme alla Tunisia “nella battaglia difficile per la democrazia”, ha detto il premier. “Non lasceremo il futuro in mano agli estremisti”, ha aggiunto. L’attentato al museo del Bardo è “una ferita terribile, che squarcia la storia anche di alcune famiglie italiane”. “La Tunisia non è sola. Siamo qui accanto alle autorità tunisine per dire che non la daremo vinta ai terroristi e continueremo a combattere per gli ideali di pace, libertà e fraternità ovunque”, ha detto ancora Renzi.