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Aggiunto da il 2016-03-02

Il governo iracheno e l’ambasciata statunitense a Baghdad mettono in guardia i residenti lungo il fiume Tigri su un possibile cedimento della diga di Mosul

Il rischio di crollo è “serio e senza precedenti”, avverte Washington, aggiungendo che “un’evacuazione rapida rappresenta lo strumento più efficace per salvare le vite di quasi 1,5 milioni di iracheni”.
Ricordiamo che i lavori di rafforzamento della diga, non ancora iniziati, sono stati appaltati recentemente a una ditta italiana, che sarà difesa da circa 400 soldati del nostro esercito.

L’Iraq ha annunciato ieri Martedì 1 marzo 2016 di aver assegnato alla ditta italiana “Trevi” un contratto per riparare e mantenere la più grande diga del paese, che è in pericolo di crollo catastrofico.

Una catastrofe annunciata

La diga di Mossul in Iraq è a rischio di una vera e propria “distruzione catastrofica” che potrebbe scatenare uno “tsunami”, per la successiva esondazione del bacino di raccolta e che potrebbe uccidere centinaia di migliaia di persone in poche ore. Il governo degli Stati Uniti ha emesso un avviso di rischio “senza precedenti”, tra cui una estesa sospensione della fornitura di energia lettrica con il black out nelle principali città in Iraq. La diga è caduta in grave rovina dopo decenni di dittatura, l’instabilità e la guerra hanno lasciato la diga di lotta per assicurarsi le società straniere per mantenerla in funzione. In caso di rottura della diga, quelli in grado di sfuggire alle acque dovrebbero poi essere spostati in regioni sotto il controllo dell’ISIS.