Un drone Ruptly (Russian Today è la promotrice dell’iniziativa) ha catturato le immagini dell’antica città di Balestrino, che è stata abbandonata più di 60 anni fa a causa dei terremoti. Balestrino,sitrova 70 chilometri a sud-est di Genova, è dotata di un castello pittoresco ed è considerata il più famoso luogo abbandonato in Italia. La città risale all’undicesimo secolo. Nel diciannovesimo secolo, una serie di terremoti causò gravi danni alle infrastrutture della città, causando l’esodo in massa della quasi totalità della popolazione residente. La popolazione rimanente si trasferì in seguito nel 1953 ed una nuova città con lo stesso nome è stata costruita a circa 1,6 chilometri di distanza dalla Balestrino fantasma.
Balestrino è un borgo abbandonato da più di 60 anni: all’inizio una serie di frane poi un succedersi di terremoti, costrinsero gli abitanti del luogo a spostarsi più a valle, dove sorge ora la “nuova” Balestrino.
In tempi recenti è stato proposto lo studio geologico del territorio per poter ripopolare il paese, recuperandone gli antichi splendori, come ad esempio il castello dei De Carretto, di origine medievale, di fronte al quale si trova un’antica fontana raffigurante il volto di Madre Natura.
Secondo le testimonianze degli abitanti della “nuova” Balestrino, passeggiando tra le vie del borgo abbandonato a volte si sentono grida, porte che sbattono. Ma sarà solo suggestione o ci sarà anche qualcosa di più? Certo è che passeggiare tra le antiche vie, dove la vegetazione ha iniziato lentamente a coprire i fabbricati umani, è un vero e proprio viaggio nel tempo. Le case dalle finestre ormai aperte del tutto, come occhi che osservano curiosi i visitatori, le porte ormai divelte che mostrano l’interno di abitazioni e cantine, alcune delle quali ancora odorose di vino e di vecchi ricordi, gli archi e la vecchia meridiana della piazza sono gli unici protagonisti di una storia che rimane sospesa nel tempo.
Le apparizioni della Madonna della Riconciliazione
Testimone dell’evento fu Caterina Richero: nata il 7 ottobre del 1940 a Bergalla (la più alta frazione di Balestrino) da una famiglia di umili origini, all’età di 9 anni ebbe, sul Monte Croce, il primo di 138 incontri con colei che un giorno le si presentò come “l’Immacolata Concezione”. Essa esortava la giovane alla preghiera, alla penitenza e alla fede.
Come accadde ad altri famosi testimoni di apparizioni mariane (basti pensare a Bernadette), Caterina non fu creduta e le venne addirittura impedito di recarsi sul Monte Croce. Questo non servì però a nulla, poiché la Madonna iniziò ad apparirle anche in casa.
Durante l’apparizione del 6 ottobre 1971, la Madonna promise: “Sul monte Croce troverete la luce e la forza, ed Io, in questo luogo, vi otterrò numerose grazie.”
Oggi, sul Monte Croce, sorge un santuario dedicato alla Madonna della Riconciliazione, meta fino ai primi anni ’70 di folle di pellegrini. L’affluenza è scesa nel corso degli anni a seguito di varie vicissitudini, ma è ripresa nel 1991 grazie al passaggio dall’amministrazione civica a quella parrocchiale.
Tratto da RT