La Camera approva il ddl sull’omicidio stradale
ROMA, 28 ottobre
E’ arrivato il sì dell’Aula della Camera al disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale.
Il testo è stato approvato con 276 voti a favore, 20 contrari e 101 astenuti.
Essendo stato modificato a Montecitorio, torna al Senato. Contro ha votato Sel, mentre Fi e M5S si sono astenuti.
Questi, in sintesi, le principali novità contenute nel testo:
- OMICIDIO STRADALE: L’omicidio stradale colposo diventa reato a sé, graduato su tre varianti: resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: chi infatti uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).
- LESIONI STRADALI: In via speculare, stretta anche per le lesioni stradali. Ipotesi base invariata ma pene al rialzo se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se comunque ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l’incidente è causato da manovre pericolose scatta la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.
- CONDUCENTI MEZZI PESANTI: L’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolico sopra gli 0,8 g/l.
Inasprire la legge non serve se chi deve vigilare non lo fa
Chi deve vigilare impedendo che queste cose possano ripetersi?
Risposta: Le commissioni mediche locali provinciali patenti speciali sono gli organi predisposti e territorialmente competenti avendo il compito di accertare la sussistenza dei requisiti fisici e psichici. Esse infatti sono nate per il conseguimento o la conferma dell’idoneità alla patente di guida di candidati e conducenti affetti da malattie invalidanti o deficit visivi, uditivi, degli arti, della colonna vertebrale, della conformazione o dello sviluppo psico-somatico. Le stesse commissioni accertano i requisiti psicofisici anche nel caso di revisione della patente, dovuta al ritiro per tasso alcolico superiore a 0,50 gr./l. o per l’uso di sostanze stupefacenti.
Se queste commissioni (Commissioni Patenti Speciali Locali) non eseguono scrupolosamente ciò che è stato disposto dalla legge, è chiaro che il sistema non funziona più!
Anzi, in alcuni casi, le CML diventano un terreno fertile per forme di vera e propria corruzione ai fini dell’arricchimento personale. Alcuni funzionari “sfruttano” la loro posizione di potere per elargire certificazioni dietro pagamento di lauti compensi in denaro (oltre 500 euro per un percorso, moltiplicato dalle 4 alle 5 volte a seconda del tipo di patente, per riottenere una patente definitiva al costo complessivo di 2000-2500 euro). E’ un vero business: considerando che una commissione di una provincia media può esaminare ogni mese almeno dai 20 ai 30 casi di questo tipo e con tali problematiche, il budget sul quale lucrare oscilla dai 10.000 ai 15.000 euro mensili, ma può anche superare i 20.000.
Facciamo un esempio, nel caso di una Revisione disposta per uso di sostanza stupefacente, oppure per conseguimento o conferma di validità in soggetti con precedenti di uso di una qualsiasi sostanza stupefacente (art. 187 c.d.s.): Saranno disposti accertamenti su campioni biologici secondo un metodo operativo unico stabilito per tutte le commissioni patenti locali ed esibiti quindi in sede di commissione? No, non è così! La scelta degli esami e dei criteri di presentazione della documentazione è purtroppo, una decisione autonoma delle commissioni mediche locali provinciali! Così succede, in alcuni casi che ci si accontenterà di una semplice “lettera riassuntiva” di un medico primario di SERT che attesta qualcosa senza prove documentate e senza esami (sine evidentia, sine probationes scribendae). Qualcuno controlla se vi sono nelle cartelle sanitarie degli esaminati i predetti esami in allegato? Nessuno, nessun controllo! Saranno richiesti i certificati anamnestici dei medici curanti al fine di stabilire la presenza di patologie discriminanti e/o precedenti di dipendenza da sostanze? No, proprio nei “casi più a rischio” non vengono richiesti! E nessuno controlla le cartelle! Bisogna tener presente infatti che per un cocainomane o qualsiasi altro tossicomane, sarà difficile, se non del tutto impossibile, smettere di drogarsi per il periodo richiesto (3 prove consecutive di esami a distanza di 7/10 giorni, compreso il colloquio con lo psicologo, per un percorso avente una durata complessiva di circa 40 gg) e necessario ad effettuare degli esami validi ad ottenere l’idoneità richiesta! Sappiamo quanto sia difficile disintossicarsi, quanto tempo, quali percorsi richiede e non sempre con risultati definitivi! Da qui scaturisce la “disponibilità” di medici compiacenti presso i SERT, che (e qui il conflitto d’interesse) fanno parte anche delle commissioni mediche locali ed ovviamente con Presidenti di commissione compiacenti, riescono a far riottenere la patente anche ai cocainomani più irriducibili, grazie alla precitata documentazione orfana di prove (sine evidentia, sine probationes scribendae)!
I controlli non si effettuano solo sulle strade, magari fermando indiscriminatamente chiunque beve anche solamente una birra e magari andando in pizzeria con la famiglia. Ma bisogna controllare anche la legalità nelle commissioni mediche locali, affinché queste continuino a fare il loro dovere e non si diffonda un regime di corruzione!
Resta fermo il fatto che le indicazioni sopra riportate sono indicazioni di massima, e che il Presidente ed i Medici della Commissione hanno il “diritto dovere” di chiedere ulteriori accertamenti per poter esitare un giudizio corretto!