A proposito di inquinamento e del COP21 apertosi oggi a Parigi, L’Italia detiene il record tra i paesi dell’unione per morti premature causate proprio da agenti inquinanti.
L’Agenzia europea per l’Ambiente assegna la maglia nera al nostro Paese: oltre 84mila morti premature causate soprattutto dalle micro polveri.
Servizio video di Barbara Masulli
BRUXELLES, 30 novembre - L’Italia è il Paese dell’Unione Europea che segna il record del numero di morti prematuri rispetto alla normale aspettativa di vita per l’inquinamento dell’aria. La stima arriva dal rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): il Belpease nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo, su 491mila a livello Ue. Tre i ‘killer’ sotto accusa: micro polveri sottili (Pm2.5), biossido di azoto (NO2) e ozono (O3), a cui lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti.
Ieri a PARIGI, 30 novembre ha preso il via la prima sessione della COP21 sulla lotta ai cambiamenti climatici, nella località di Le Bourget, a nord di Parigi.
Ecco a voi una serie di “dichiarazioni” dei maggiori leader presenti al COP21:
“Possiamo cambiare il futuro qui e adesso”, dice Barack Obama.
Francois Hollande rimarca: “Ai nostri figli dobbiamo lasciare un pianeta preservato dalle catastrofi e sostenibile”.
Ed anche Matteo Renzi sottolinea: “Sul clima serve un accordo il più vincolante possibile, altrimenti rischia di essere scritto sulla sabbia“. Sul clima “l’Italia fa la sua parte ma il vero problema è che non tutti a livello mondiale si comportano allo stesso modo”. Così Matteo Renzi “Dobbiamo fare uno sforzo perché anche gli altri arrivino a questi risultati”, ha aggiunto. “Non sarà facile arrivare a un’intesa sul clima, ma è una condizione fondamentale”.
Durante il suo intervento François Hollande ha sostenuto che ci sono due grandi sfide da affrontare: la lotta al terrorismo e il cambiamento climatico. “Ai nostri figli dobbiamo lasciare di più che un mondo libero dal terrore, un pianeta preservato dalle catastrofi, un pianeta sostenibile“, ha detto il presidente francese suggerendo un accordo “essenziale”, perché “miliardi di persone hanno gli occhi puntati su di noi”.
Quante belle parole!