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Aggiunto da il 2013-07-10

INAUGURAZIONE E BENEDIZIONE DEL PAPA AL MONUMENTO DI SAN MICHELE ARCANGELO OPERA DELLO SCULTORE CANOSINO GIUSEPPE ANTONIO LOMUSCIO

INAUGURAZIONE E BENEDIZIONE DEL PAPA AL MONUMENTO DI SAN MICHELE ARCANGELO OPERA DELLO SCULTORE CANOSINO GIUSEPPE ANTONIO LOMUSCIO

Nella giornata di Venerdì 5 Luglio 2013 alle ore 8.45, nei Giardini Vaticani, presso il Palazzo del Governatorato, hanno avuto luogo alla presenza del Santo Padre Francesco l’inaugurazione di un nuovo monumento a San Michele Arcangelo e la consacrazione dello Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo. L’iniziativa, progettata da tempo, si è svolta con il patrocinio di Papa Francesco e del Papa Emerito Benedetto XVI. Erano inoltre presenti: il Cardinale Giuseppe Bertello Presidente del Governatorato e il Cardinale Giovanni Lajolo Presidente emerito del Governatorato. Un apprezzamento è stato espresso da Papa Francesco per lo scultore, l’artista canosino Giuseppe Antonio Lomuscio, e per il benefattore il Sig. Claudio Chiais presenti entrambi all’inaugurazione.
Poco prima dell’inizio della cerimonia era giunto sul luogo il Papa emerito, Benedetto XVI, invitato dal Papa Francesco, salutato con grande affetto dai presenti e dal personale del Governatorato. Il Papa Francesco, giunto subito dopo, e il Papa emerito si sono abbracciati con affetto e sono rimasti vicini per tutta la cerimonia, prendendo posto su due poltrone collocate davanti al monumento.
Dopo un breve saluto del Card. Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato, è intervenuto il Card. Giovanni Lajolo, Presidente emerito del Governatorato, che ha illustrato il significato del nuovo monumento e della fontana dedicata a San Giuseppe, collocata sull’altro lato del Palazzo del Governatorato e già inaugurata qualche tempo fa. Ecco parte del discorso del Presidente emerito del Governatorato l’Em.mo Cardinale Giovanni Lajolo:
“Era nostra comune intenzione di presentare l’opera a Papa Benedetto XVI il 19 aprile scorso, giorno anniversario della sua elezione. L’evento dell’ 11 febbraio scorso ha però sconvolto i nostri piani. Oggi, ottenuta la conferma dell’approvazione da parte di Vostra Santità, il monumento viene finalmente inaugurato. Ponendosi quasi a cavallo di due Pontificati, esso può ben esser preso a simbolo della continuità della protezione divina della Chiesa e dello Stato della Città del Vaticano. L’Arcangelo Michele ci viene presentato dalla Bibbia, nel libro di Daniele, come speciale protettore del Popolo di Dio (cfr. Dan 10.13-21; 12,1), e nel libro dell’Apocalisse, come il capo delle schiere celesti, che sconfigge Satana con tutte le forze opposte al Regno di Dio (cfr. Ap 12,7). San Michele Arcangelo ha la missione propria di essere strumento di Dio a difesa del suo popolo, della Chiesa, contro tutte le forze del male. L’artista che ha realizzato l’opera che Vostra Santità oggi inaugura, Giuseppe Antonio Lomuscio, ha la sua sede a Trani, una città poco distante dal celebre Santuario di S. Michele al monte Gargano. Egli è qui presente con il suo Arcivescovo, Sua Eccellenza Mons. Giovanni Battista Picchierri, e con i propri familiari. L’idea e la forma dell’opera sono state concepite dal Lomuscio alla luce della fede. I criteri estetici che l’hanno guidato riflettono una concezione dell’arte come riflesso della bellezza di cui Dio ha ricolmato il creato e in particolare quella creatura da lui creata a sua immagine e somiglianza, la creatura umana, la più vicina, nella scala degli esseri, allo splendore delle creature angeliche. Per questo l’Arcangelo Michele è qui raffigurato prendendo a prestito i tratti eroici di una figura umana, mentre Satana, da lui sconfitto, è rappresentato con una figura della medesima forma, ma rovesciata e deturpata, come conseguenza del peccato. E’ mio gradito dovere ricordare che quest’opera non ha gravato sul bilancio né del Governatorato né della Santa Sede grazie al Sig.Claudio Chiais, di Roma, che ha sostenuto gli oneri del monumento e della sua messa in opera. Con lui desidero ringraziare di fronte a Vostra Santità anche il Prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, che ha presieduto la commissione giudicatrice del concorso e ha offerto preziosi suggerimenti per la finitura dell’opera; e l’Ing. Pier Carlo Cuscianna, Direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato, i suoi collaboratori e le maestranze per l’impegno profuso nel predisporre ed eseguire a regola d’arte quanto opportuno. Vorrei terminare attirando l’attenzione su di un particolare, per il quale desidero esprimere proprio a Lei ,Santo Padre, particolare gratitudine. Vostra Santità ha infatti deciso che l’opera sia ornata di un duplice stemma: con il Suo anche quello di Papa Benedetto XVI, a cui l’opera doveva essere offerta il 19 aprile scorso. A lui va in questo momento il nostro pensiero, sempre ricolmo di gratitudine e ammirazione. Alla base del piedestallo sta la scritta: Benedictus PP. XVI ANNO VIII *** Franciscus PP. ANNO I ** Michaeli Archangelo ** Populi Dei Defensori Vaticanae Civitatis Patrono. Grazie, Santità! S. Michele Arcangelo faccia sempre valere la sua potente protezione per la persona di Vostra Santità e per la Chiesa in tutto il mondo: affinché si compia – come proclama “la gran voce dal cielo” dell’ Apocalisse – “la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e del suo Cristo” (Ap 12, l0).”

Poi ha preso la parola il Santo Padre Francesco che ha rivolto ai presenti il discorso che viene in parte pubblicato qui di seguito. Parte del discorso d’inaugurazione del Santo Padre Papa Francesco:
“Nei Giardini Vaticani ci sono diverse opere artistiche. Questa, che oggi si aggiunge, assume però un posto di particolare rilievo, sia per la collocazione, sia per il significato che esprime. Infatti non è solo un’opera celebrativa, ma un invito alla riflessione e alla preghiera, che si inserisce bene nell’Anno della fede. Michele – che significa: “Chi è come Dio?” – è il campione del primato di Dio, della sua trascendenza e potenza. Michele lotta per ristabilire la giustizia divina; difende il Popolo di Dio dai suoi nemici e soprattutto dal nemico per eccellenza, il diavolo. E San Michele vince perché in Lui è Dio che agisce. Questa scultura ci richiama allora che il male è vinto, l’accusatore è smascherato, la sua testa schiacciata, perché la salvezza si è compiuta una volta per sempre nel sangue di Cristo. Anche se il diavolo tenta sempre di scalfire il volto dell’Arcangelo e il volto dell’uomo, Dio è più forte; è sua la vittoria e la sua salvezza è offerta ad ogni uomo. Nel cammino e nelle prove della vita non siamo soli, siamo accompagnati e sostenuti dagli Angeli di Dio, che offrono, per così dire, le loro ali per aiutarci a superare tanti pericoli, per poter volare alto rispetto a quelle realtà che possono appesantire la nostra vita o trascinarci in basso. Nel consacrare lo Stato della Città del Vaticano a San Michele Arcangelo, gli chiediamo che ci difenda dal Maligno e che lo getti fuori. Cari fratelli e sorelle, noi consacriamo lo Stato Città del Vaticano anche a San Giuseppe, il custode di Gesù, il custode della Santa Famiglia. La sua presenza ci renda ancora più forti e coraggiosi nel fare spazio a Dio nella nostra vita per vincere sempre il male con il bene. A Lui chiediamo che ci custodisca, si prenda cura di noi, perché la vita della Grazia cresca ogni giorno di più in ciascuno di noi.”

Successivamente il Santo Padre Francesco, indossata la stola, ha recitato due preghiere di consacrazione, la prima a San Giuseppe e la seconda a San Michele Arcangelo, ha asperso il nuovo monumento e infine ha impartito la Benedizione a tutta l’assemblea.
Fra i presenti le Autorità della Segreteria di Stato e del Governatorato, gli Artisti autori del nuovo monumento (Giuseppe Antonio Lomuscio) e della fontana di San Giuseppe (Franco Murer) e i benefattori che ne hanno sostenuto la realizzazione, altri invitati e il personale del Governatorato.
La cerimonia è terminata intorno alle 9.15.

Notizia segnalata da Orazio Lovino
Fonti: Attualità Vatican.Va

Giuseppe Antonio Lomuscio, pittore, scultore, orafo, nasce a Canosa di Puglia il 24 giugno 1955.

Giuseppe Antonio Lomuscio, pittore, scultore, orafo, nasce a Canosa di Puglia il 24 giugno 1955.

Breve biografia dell’artista canosino:Giuseppe Antonio Lomuscio, pittore, scultore, orafo, nasce a Canosa di Puglia il 24 giugno 1955.
Figlio d’arte, esordisce giovanissimo come pittore, partecipando con successo a Rassegne d’Arte nazionali ed internazionali.
Coltiva fin dagli anni della maturità artistica una personale passione per l’Arte Classica che lo porta a sperimentare antiche tecniche dei Maestri celebri del Rinascimento, sviluppando anche nella scultura un modo personale di interpretare il “figurativo”. Apprezzato soprattutto come ritrattista presso la Santa Sede, ha realizzato numerosi dipinti di Santi e Beati, esposti sulla facciata della Basilica di S. Pietro in Vaticano durante le cerimonie di Canonizzazione e Beatificazione celebrate da Sua Santità Papa Wojtyla.
Attualmente impegnato nella realizzazione di dipinti e monumenti su incarico di Enti Pubblici ed Istituti religiosi, è presente con le sue opere, presso la Santa Sede, Musei e collezioni private in Italia e all’estero.
Si sono interessati alla sua Arte, Case editrici e periodici d’informazione come: l’Osservatore Romano, Libreria Editrice Vaticana, Famiglia Cristiana, Gente, Repubblica, Domenica del Corriere, Elle Decor, Gazzetta del Mezzogiorno, ecc…

Tra i ritratti più significativi , quelli di:

Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, Papa Pio XII, Sua Em. Cardinale Pietro Parente, il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi il Cardinale Saraiwa Martin; i Prefetti della stessa Congregazione Pontificia: il Cardinale Palazzini e il Cardinale Bovone; i Prefetti della Congregazione dei Vescovi: il Cardinale G.Battista Re, il Cardinale Bernardin Gantin e il Cardinale Moreira Neves; gli Arcivescovi Mons. Lanave, Mons. Cassati e Mons. Nunnari; i Vescovi Mons. Marini e Mons. M. Di Ruberto, la Principessa Lady Diana, Lino Banfi, Adriano Celentano, Pippo Baudo.

Ecco il video dell’evento: