I cittadini europei soffrono di allergia agli acari, ma spesso viene scambiata per raffreddore. Uno studio pubblicato su European Respiratory Disease che ha coinvolto partecipanti da Italia, Francia , Germania e Spagna, ha infatti dimostrato che se i sintomi respiratori tipici della condizione sono molto diffusi, la consapevolezza che potenzialmente questi sono riconducibili all’allergia agli acari è piuttosto bassa. Gli acari della polvere sono infatti tra gli allergeni più comuni, e la sensibilità agli acari è responsabile di circa il 20% di tutte le allergie respiratorie in Europa, che può avere un impatto molto negativo sulle vite dei pazienti che soffrono di questa condizione, che è a tutti gli effetti cronica. In base ai risultati dell’indagine il 57% di tutta la popolazione intervistata ha dichiarato di aver sperimentato i sintomi classici dell’allergia agli acari della polvere per una parte o per l’intera durata dell’anno. Tra gli intervistati, solo il 15% aveva tuttavia ricevuto una diagnosi di allergia agli acari della polvere da parte di uno specialista, suggerendo una bassa percentuale di diagnosi. Inoltre, la maggior parte (71%) riconosce l’impatto e le complicanze cliniche dell’allergia agli acari della polvere, come un rischio di asma, otite e sinusite, e dichiara anche che la malattia ha un forte impatto sulla vita quotidiana (67%). Tuttavia, sono altrettanti ad affermare che l’allergia agli acari della polvere è una condizione con la quale si può convivere (64%). I risultati del sondaggio dimostrano anche che i pollini rimangono i principali indiziati in termini di allergie respiratorie. La metà degli intervistati considera i pollini la principale causa di allergie respiratorie, mentre gli acari della polvere sono stati citati solo dal 17%.
il 2013-01-24