Il video-reportage di Demetri Sevastopulo del Financial Times ci riporta dall’interno delle barricate la protesta cinese.
La polizia di Hong Kong e’ intervenuta con lanci di lacrimogeni e facendo uso di spray al peperoncino per disperdere i dimostranti che manifestano per un pieno regime democratico sotto l’egida di Occupy Central. Lo riferiscono testimoni. Alcuni messaggi su twitter parlano anche di “proiettili di gomma”, mentre altri sostengono che gli agenti stanno facendo uso dei manganelli. Testimoni hanno detto che almeno sei colpi di gas lacrimogeni sono stati sparati in Harcourt Road, dove migliaia di manifestanti si erano concentrati nel tentativo di entrare nel sito di protesta principale, Tamar Park. All’inizio i tentativi di disperdere la folla con spray irritanti non hanno avuto successo: i manifestanti, molti armati di ombrelli per proteggersi, si sono scontrati con la polizia.
La polizia di Hong Kong sta cercando di bloccare Internet nella zona di Admiralty, dove sono concentrati i manifestanti pro-democrazia. Lo affermano gli stessi manifestanti su Twitter. Altri sostengono che le vetture della metropolitana hanno cominciato a non fermarsi all’omonima stazione. Admiralty è il quartiere di Hong Kong nel quale si trovano gli uffici del governo locale e la sede del Legislative Council, il Parlamento del territorio. Le foto diffuse indicano che migliaia di persone sono ancora nelle strade. Alle 21 (ore 15 in Italia) la folla raccolta sulla Harcourt Street davanti alla sede del governo è cresciuta ancora di più, nonostante i ripetuti colpi di gas lacrimogeni sparati.
Un ufficiale ha detto attraverso un altoparlante che la polizia aveva finora utilizzato solo “forza minima” per cercare di sgomberare i dimostranti.
“Vi esorto tutti ad andarvene immediatamente. State prendendo parte a un raduno illegale”, ha detto l’ufficiale. I suoi commenti sono stati accolti da forti fischi.
L’Hong Kong Human Rights Monitor ha condannato la repressione della polizia. Il direttore Law Yuk-kai ha detto che era “una deviazione, senza precedenti, di pratiche di polizia normali.” Law ha detto che la repressione è inutile perché i manifestanti stavano solo esercitando i loro diritti fondamentali in una manifestazione pacifica. Ha continuato dicendo che il governo si era trasformato in un “regime totalitario”. “Il giro di vite della polizia contro i manifestanti non è attuato certamente in modo proporzionato” – ha detto.
Il governo cinese e’ “fermamente contrario ai movimenti illegali” lanciati dagli studenti e dai gruppi democratici di Hong Kong. Lo ha affermato oggi un portavoce a Pechino in un comunicato. Si ribadisce anche il “pieno sostegno” di Pechino al governo del territorio, che dal 1997 e’ una Speciale Regione Amministrativa della Cina.
Intanto la protesta dilaga, come ai tempi di piazza Tienanmen