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Aggiunto da il 2015-04-11

Hillary Rodham Clinton annuncerà domani domenica 12 aprile 2015 ufficialmente la sua decisione di candidarsi alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America nel 2016, quando scadrà il secondo ed ultimo mandato dell’attuale presidente Barack Obama. A riferirlo sono numerose agenzie di stampa, autorevoli fonti non solo della rete, ma soprattutto fonti vicine alla Clinton stessa, ex segretario di Stato dell’attuale governo Obama.

Il primo ministro israeliano intervistato da Martha Raddatz della ABC su “This Week” ha affermato che “….l’ex Segretario di Stato Hillary Rodham Clinton non è un candidato per la presidenza nel 2016, ma si comporta un po’ come se lo fosse. CNN ha annunciato Martedì scorso che Domenica prossima ospiterà un candidato a sorpresa…(la Clinton)…Hilary ha affittato un ufficio a Brooklyn, NY, ed ha assunto lo staff chiave delle squadre operative di Clinton e Obama…”

Cosa significa la scritta “Hillary Clinton per…”? La sua agenda politica rimane un mistero di piombo per il lancio di una presunta campagna elettorale.
Molte domande circondano l’ex segretario di Stato, naturalmente per la sua campagna presidenziale nonostante essa sia già, da ben 30 anni, un personaggio pubblico. La più grande domanda che ci si pone: che tipo di presidente Clinton non vuole essere?
Mentre Hillary Clinton si prepara a concludere mesi di speculazioni sulla sua candidatura proprio questa Domenica, confermando che è ancora una volta in corsa per il ruolo di presidente, un nuovo mistero sta emergendo: che tipo di presidente e cosa vuole essere?
Per quelli di sinistra, il timore è che l’ex segretario di Stato nonché senatore di New York, potrebbe rivelarsi eccessivamente aggressiva in materia di politica estera e troppo moderata a casa propria, per sfidare gli interessi finanziari americani dominanti o per i problemi di disuguaglianza sociale.
“Beh, penso che dobbiamo vedere … quello che dice e quello che è disposta a fare”, ha detto la senatrice Elizabeth Warren questo Giovedì, quando ha chiesto di sostenere la filosofia politica della Clinton in un’intervista con la CBS. “Penso che sia davvero la questione più interessante, a questo punto.”
Nel frattempo, gli avversari di destra ritengono che la veste moderata della Clinton sia solo uno stratagemma concepito per nascondere un programma molto più interventista di quello perseguito dal marito Bill quando era in carica.
“Mentre la macchina Hillary si potenzia entusiasmando ed aumentando il numero di giri, comincia il suo tour verso Iowa, New Hampshire, South Carolina, Nevada e oltre, si aspetta di leggere di più sulle differenze tra i due Clinton”, ha avvertito l’ex consigliere ed esperto di comunicazione, la repubblicana Liz Mair.
Altri critici repubblicani hanno inesorabilmente perseguito il comportamento della Clinton nell’attacco terroristico di Bengasi nel settembre 2012, come un modo per dimostrare che non è il veterano falco della politica estera temuto dai liberali, ma una debole interlocutrice ed una impreparata interprete per servire come comandante in capo.
Era proprio quello che significa la sigla “Hillary per…”? Chiese l’Economist in un articolo di copertina nel fine settimana che riassume lo stato d’animo confuso.

Negli otto anni scorsi Hillary Clinton ha servito come senatore degli Stati Uniti per New York, la Clinton ha patrocinato o modificato 711 capitoli di legge, secondo una ricerca del Congresso. Ma perlustrare il suo record legislativo per ottenere la prova della politica di rango conduce in molte strade deserte!?

Negli otto anni scorsi Hillary Clinton ha servito come senatore degli Stati Uniti per New York, la Clinton ha patrocinato o modificato 711 capitoli di legge, secondo una ricerca del Congresso. Ma perlustrare il suo record legislativo per ottenere la prova della politica di rango conduce in molte strade deserte!?

Per un politico che è stato un personaggio pubblico per più di 30 anni, ha trascorso mesi in corsa per la Casa Bianca solo otto anni fa e pubblicato più di 1.100 pagine di autobiografia in due volumi, ci dovrebbero essere un sacco di prove per aiutare gli esperti a decidere. Ma Hillary Clinton ha lasciato sorprendentemente pochi indizi lungo il percorso. Domani saremo smentiti?? Si accettano anche scommesse…

Tratto liberamente da “The Guardian”