Greta e Vanessa sono scese dal Falcon dell’Aeronautica militare alle 4,20, dopo un volo di tre ore dalla Turchia. Ad accoglierle sulla pista, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Entrambe le ragazze indossavano giubbotti scuri con il cappuccio tirato sul capo, pantaloni neri e scarpe da ginnastica bianche e rosse. Apparivano molto provate e non hanno salutato la folla di giornalisti e cameraman che le attendeva. Sono subito entrate con il ministro nell’edificio dell’aeroporto militare.
L’ABBRACCIO DEI PARENTI – Un lungo e commosso abbraccio quello di Greta e Vanessa con i rispettivi genitori, parenti ed amici giunti dalla Lombardia, avvenuto in una saletta dell’aeroporto di Ciampino, lontano da giornalisti, fotografi e telecamere. Le famiglie delle due ragazze sono arrivate in auto, un po’ in ritardo a causa di una foratura: per Vanessa i genitori e il fratello; per Greta, oltre ai genitori, il fratello e la sua fidanzata, anche due amiche, compagne delle scuole medie, volontarie anche loro. Lacrime di gioia e abbracci per le ragazze che, nonostante la stanchezza hanno poi scambiato con parenti ed amici qualche frase, prima di concludere le procedure di rito e lasciare l’aeroporto.
http://youtu.be/JLAcHbkbYnI
VISITE MEDICHE E POI IN PROCURA- Le due volontarie sono state poi condotte all’ospedale militare del Celio per un controllo medico. Greta e Vanessa saranno poi ascoltate dai magistrati della procura di Roma in una caserma del Ros. A condurre l’atto istruttorio, che potrebbe durare per tutto il pomeriggio, sono il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e i pm Francesco Scavo e Sergio Colaiocco che sulla vicenda avevano aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo.
http://youtu.be/ar-Nf2tXuDQ
“L’Italia contraria al pagamento di riscatti, noi siamo contrari al pagamento di riscatti e partecipiamo al contrasto multilaterale del fenomeno dei sequestri di persona a scopo di riscatto”. Sono queste le parole usate dal ministro agli affari esteri, Paolo Gentiloni che ha parlato alla Camera dei deputati nella interrogazione parlamentare di oggi alle h 13,00 in merito alla liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due giovani cooperanti italiane rapite in Siria nell’estate del 2014.
“In tema di rapimenti – ha continuato il ministro – l’Italia si attiene a regole e comportamenti condivisi sul piano internazionale e abbiamo operato in continuità con la linea seguita nel tempo dai governi che si sono succeduti. Non è la linea di questo governo, è la linea dell’Italia. Stamattina, poco dopo le 4, ho dato il bentornato a Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Penso di averlo fatto a nome del governo e dell’Italia intera. Sono molto provate, si tratta di una vicenda che non dimenticheranno facilmente, ma sono libere e circondate dall’affetto dei loro familiari. Un grande Paese si impegna a proteggere e salvare la vita dei propri cittadini sequestrati, e quando ci riesce si unisce per ringraziare chi li ha liberati: i Servizi, l’unità di crisi della Farnesina e tutti quelli che hanno contribuito al successo. Siamo contrari al pagamento di riscatti e partecipiamo al contrasto multilaterale del fenomeno dei sequestri di persona a scopo di riscatto. La priorità è indirizzata alla tutela della vita e dell’integrità fisica dei nostri connazionali.
http://youtu.be/KMA5Nl7RqKc
Se abbiamo pagato? Solo illazioni! – il ministro ha spiegato – In proposito ci sono stati riferimenti e indiscrezioni privi di fondamento e veicolati da gruppi terroristici! Sono sorpreso che a queste fonti sia stato dato credito senza una verifica”.
“Benché il sequestro di Greta e Vanessa sia avvenuto in una zona controllata da Al-Nusra, risulta arduo segnare un preciso confine tra le assai diffuse iniziative criminali” quelle “di matrice religiosa condotte da gruppi e sottogruppi”. Gentiloni ha rivolto poi “un pensiero speciale alle famiglie di Padre Dall’Oglio e Lo Porto”, i due connazionali sequestrati in Siria e in Pakistan. “Ancora due vicende che hanno bisogno dell’Italia, a cui stiamo lavorando con massimo impegno e discrezione”, ha spiegato il titolare della Farnesina.
Vedi link qui sotto “Camera dei deputati Gentiloni su Greta Ramelli e Vanessa Marzullo”:
http://youtu.be/IAvLSdPoWkk
Il deputato di Sel Erasmo Palazzotto interviene alla Camera dopo l’informativa del ministro degli Esteri Gentiloni sul rilascio delle due cooperanti italiane rapite in Siria: “La cooperazione va difesa e protetta in ogni momento: è fatta di persone che provano a costruire la pace come società civile, che in luoghi martoriati portano messaggi di speranza. Ora l’impegno sia massimo per riportare a casa padre Dell’Oglio e Giovanni Lo Porto. Quanto al riscatto, anche se l’Italia lo avesse pagato saremmo orgogliosi del nostro Paese, perché mette la vita dei cittadini prima di qualsiasi elemento economico”:
http://youtu.be/HJ7qlm1-Kk4
(Agenzia VISTA) – ROMA, 16 Gennaio 2015 – Invernizzi della Lega Nord incalza i vertici istituzionali sulle voci di un riscatto pagato per il rilascio delle cooperanti Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria il 31 Luglio 2014.
http://youtu.be/_88TlhvMsdw
LE DUE VOLONTARIE RAPITE
Vanessa Marzullo, 21 anni, di Brembate, in provincia di Bergamo, è una studentessa di Mediazione linguistica. È stata lei ad organizzare il progetto Horryaty, che riuniva varie associazioni di volontariato per portare medicine in Siria e tenere corsi di formazione di primo soccorso.
Greta Ramelli, 20 anni, di Gavirate (Varese), è una studentessa di scienze infermieristiche e volontaria della Organizzazione internazionale di Soccorso. Ha svolto esperienze di cooperazione in Zambia e a Calcutta. Le due giovani erano state rapite il 31 luglio del 2014 nel nord della Siria, fra Aleppo e Idlib. In seguito, erano state cedute dai rapitori al fronte Al Nusra, il ramo siriano di al Qaida. Il 31 dicembre era stato diffuso un video in cui le due ragazze, vestite con un chador nero, chiedevano aiuto dal governo italiano e dicevano di rischiare di essere uccise.
Vedi nostro precedente articolo “Greta Ramelli e Vanessa Marzullo”:
http://www.globonews.it/greta-ramelli-e-vanessa-marzullo/