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Aggiunto da il 2016-06-12

Ieri a metà pomeriggio, nella zona del Vieux Port, duri scontri. Cariche, lacrimogeni e spray urticanti dalla polizia, tanti feriti, grave un tifoso russo. E in serata nuovi incidenti al termine della partita. La Uefa apre un’inchiesta sugli scontri allo stadio.

MARSIGLIA 11 giugno 2016 – Ancora scontri scontri nel cuore di Marsiglia. Logica conseguenza della tensione accumulata nei giorni scorsi e che è deflagrata del tutto, visto che la città è letteralmente invasa da tifosi inglesi (più di mille gli hooligans) e russi: sarebbero circa centomila. A fine giornata un tifoso inglese è in fin di vita, lotta tra la vita e la morte.

A Marsiglia fa caldissimo, un caldo afoso che stringe alla gola e che alimenta l’instancabile sete degli hooligans, quasi tutti a torso nudo mentre gridano cori sempre più rauchi, dato che fin dalle nove del mattino hanno iniziato a bere birra, generosamente venduta nei bar e nei pub senza che ci sia alcuna restrizione. E a metà pomeriggio, quando la zona del Vieux Port si è riempita fino all’inverosimile, gli scontri sono divampati. Inglesi contro russi, francesi contro inglesi e russi: ci si picchia in terribili corpo a corpo, uomo contro uomo, gruppi contro gruppi, in un caos urbano che agli Europei non si verificava almeno dall’edizione del 2000, quando gli hooligans inglesi devastarono Charleroi. La polizia francese, schierata con oltre mille agenti, cerca di ristabilire un impossibile ordine. Volano bottiglie, e la strada ne è subito lastricata. Vengono lanciate sedie, rubate dai dehors dei bar che non hanno voluto chiudere i battenti di fronte all’invasione, che adesso pagano pegno. La polizia spara lacrimogeni e spray urticanti, picchia ad alzo zero coi manganelli, effettua cariche continue.

Uno dei feriti negli scontri al Vecchio Porto di Marsiglia (foto reuters)

Uno dei feriti negli scontri al Vecchio Porto di Marsiglia (foto reuters)

Cadono a terra i primi hooligans, c’è sangue ovunque, feriti. E’ pure violenza, pura follia urbana. A un tifoso inglese è stato praticato un massaggio cardiaco, è arrivata l’ambulanza e l’ha condotto all’ospedale, dove è stato rianimato. Un russo è grave, un inglese, rimasto ferito, è addirittura in fin di vita: il bilancio certifica, come ha spiegato il prefetto Laurent Nunez, sei persone sono state fermate e 31 sono rimaste ferite.

Prima della partita poi la guerriglia riprende: nuovi scontri fra tifosi esplodono attorno allo stadio Velodrome a pochi minuti dal fischio d’inizio di Inghilterra-Russia. I tafferugli scoppiano sul Prado, il quartiere attorno allo stadio: nuovamente la polizia si trova allora a dover fare uso di gas lacrimogeni e di idranti per arginare gli incidenti. Come se non bastasse, a fine partita si registrano nuovi focolai: allo stadio di Marsiglia dopo il fischio finale di Inghilterra-Russia, quando alcuni supporter russi aggrediscono all’interno del Velodrome sostenitori dell’Inghilterra, inferociti per il pareggio in extremis della squadra di Slutsky. E altri incidenti avvengono nella metropolitana. Guerriglia anche a Nizza.

Euro 2016, Nizza: scontri tra hooligans e polizia

Tutto ciò si sarebbe potuto evitare, bastava non organizzare una partita simile, ad altissimo rischio, in una città come Marsiglia, già in passato teatro di scontri coi tifosi inglesi (ai Mondiali del 1998 e nel 2000, in occasione di un Olympique Marsiglia-Chelsea). Ma ormai il danno è fatto, e Marsiglia è una città in assetto di guerra.

L’Uefa sta per aprire una procedura per azione disciplinare contro la Russia per gli incidenti che sono accaduti all’interno dello stadio Velodrome di Marsiglia al termine della partita tra la squadra allenata da Slutsky e l’Inghilterra. Lo apprende l’Ansa da fonti della confederazione calcistica europea. Dopo che nel loro settore era stato lanciato un fumogeno, i tifosi russi hanno reagito travolgendo gli steward e dando vita ad una serie di scontri durate i quali sarebbero rimasti feriti, tra gli altri, anche una donna ed un bambino.