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Aggiunto da il 2013-04-20

Cosima Serrano e Sabrina Misseri

Cosima Serrano e Sabrina Misseri

La Corte di Assise di Taranto ha condannato Sabrina Misseri e Cosima Serrano all’ergastolo per l’omicidio della 15enne Sarah Scazzi, compiuto il 26 agosto 2010.
Michele Misseri è stato condannato a 8 anni di carcere per concorso nella soppressione del cadavere e per furto aggravato del telefonino della vittima. La lettura della sentenza è stata salutata da un applauso da parte del pubblico. La presidente della Corte ha interrotto un attimo la lettura della sentenza per richiamare tutti all’ordine e ha poi proseguito. La corte di assise ha condannato a sei anni di reclusione ciascuno per concorso in soppressione di cadavere Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri. Due anni di reclusione sono stati inflitti all’ex difensore di Sabrina, Vito Russo, per favoreggiamento. Per tre favoreggiatori, la corte ha inflitto un anno di reclusione ciascuno ad Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano e un anno e 4 mesi a Giuseppe Nigro, con pena sospesa.
La Corte di assise ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana. Nello stesso tempo ha stabilito una provvisionale di 50.000 euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30.000 euro per il fratello Claudio. Sono stati Sabrina, Cosima e Michele i tre principali imputati del processo, le prime due con l’accusa di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere e Michele Misseri con l’accusa di essersi disfatto del corpo di Sarah con l’aiuto del fratello Carmine e del nipote Cosimo Cosma, entrambi condannati a sei anni. Una ricostruzione a cui pero’ si e’ arrivati solo in un secondo momento, dopo tanti depistaggi. La presunta lite tra Sarah Scazzi e la cugina Sabrina, a causa del “conteso” innamorato Ivano Russo, è una delle tesi più accreditate per risalire al vero movente, forse anche di più del raptus sessuale che avrebbe spinto Michele Misseri ad abusare di sua nipote per poi ucciderla. In tutto questo tempo Michele Misseri si è smentito più volte, dapprima dichiarandosi colpevole, poi accusando anche la figlia Sabrina, e diventando sempre meno credibile agli occhi degli inquirenti, che nel frattempo hanno portato avanti le indagini fino alla sentenza emessa oggi. Ovviamente questo processo non si chiuderà così, come ha anche annunciato il legale di Cosima Serrano. “Speravo in questo, chi uccide merita questo” ha detto la mamma di Scazzi, Concetta Serrano, ha commentato la sentenza. Concetta ha ringraziato i suoi avvocati, la procura e i giudici. “Perché piangi? Tanto lo sapevamo”: così Cosima Serrano si è rivolta alla figlia, Sabrina Misseri, al rientro in cella nel carcere di Taranto dopo la sentenza della Corte di Assise che le ha condannate all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi. Per tutto il tragitto dal Palazzo di giustizia alla casa circondariale, Sabrina ha continuato a piangere, sia pure in maniera contenuta, e ad asciugarsi le lacrime. Nessuna reazione emotiva avrebbe lasciato trasparire invece la madre Cosima. Le due donne dividono da qualche tempo la cella con una detenuta italiana. Oggi sabato 20 Aprile 2013, parallelamente, l’Italia aspettava una risposta dal Parlamento per l’elezione del Presidente, ora rieletto, Giorgio Napolitano. E così gli italiani con il fiato sospeso seguivano gli aggiornamenti in tv e sul web: da un lato la situazione politica alquanto tormentata dei nostri giorni, dall’altro, in maniera eccessivamente spasmodica, uno dei gialli più discussi nel nostro Paese “il caso Sara Scazzi”.

cosima-serrano-e-sabrina-misseri

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Misseri Michele

Misseri Michele

Il caso Sara Scazzi

Il caso Sara Scazzi

SABRINA-MISSERI-CONDANNATA

SABRINA-MISSERI-CONDANNATA

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