Secondo la Protezione Civile c’è una moderata criticità di rischio idrogeologico nelle prossime 24 ore, dopo il potente nubifragio che si é abbattuto sul Gargano, nell’area della Bat e del Nord Barese, ma anche la situazione sul Foggiano era stata sottovalutata prima delle piogge improvvise. I circa 300 millimetri di pioggia caduti in 24 ore hanno provocato un giovane disperso, oltre 200 sfollati e un’allerta idrogeologica che, solo dopo l’emergenza della notte scorsa, è stata innalzata dalla Protezione civile pugliese da moderata ad elevata. Il comune garganico di San Marco in Lamis è stato quello maggiormente colpito dalle precipitazioni record che hanno provocato l’esondazione del fiume Candelaro e del Carapelle, mai avvenute prima. Con il passare delle ore si teme per la sorte del 24enne Antonio Facenna, di Vico del Gargano. Il giovane ieri era uscito da casa in auto per andare a controllare se il nubifragio in corso avesse provocato danni alla masseria e al bestiame della sua famiglia, a Carpino. Non ha fatto più rientro. La sua auto è stata ritrovata ieri sera travolta dal fango ma di lui nessuna traccia. Difficile la situazione anche nella vicina San Giovanni Rotondo dove una quarantina di persone che abitano ai piedi della città sono state evacuate dopo l’esondazione del Carapelle.
Strade interrotte da fiumi di fango e detriti, interi paesi a rischio isolamento, frane e smottamenti. Il maltempo che da circa due giorni sta flagellando il Gargano sta mettendo letteralmente in ginocchio i comuni del Promontorio. Tra le cittadine più colpite, San Marco in Lamis – dove nella notte, a causa di una bomba d’acqua, sono state evacuate 150 persone, ed altre 100 circa lasceranno a scopo precauzionale le abitazioni di via Achille Grandi – e, con proporzioni diverse, San Giovanni Rotondo e Cagnano Varano. Le strade chiuse o bloccate dal fango stanno generando difficoltà di movimento e spostamento anche ai soccorritori; una situazione resa ancora più difficile dallo straripamento, avvenuto poco fa ed in più punti, del torrente “Candelaro”.
Per il momento, risultano chiuse al traffico la provinciale per San Nicandro Garganico e la Statale 272 per San Severo. Al km 10 tra Apricena e San Marco in Lamis è vietato il transito dei mezzi diretti a San Severo, San Giovanni Rotondo e a Manfredonia. Il traffico diretto a Monte Sant’Angelo è deviato a San Severo e allo svincolo San Giovanni Rotondo-Manfredonia, in direzione opposta. Impraticabile anche la strada Pedegarganica. Sul posto, numerose squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia e gli uomini del nucleo Saf – speleo-alpino fluviale, che da questa mattina monitorano il livello del ‘Candelaro’. E mentre la pioggia continua a scendere ininterrottamente da quasi 50 ore, la montagna cede. Sono numerose le frane e gli smottamenti registrati nel corso della mattinata, quello più preoccupante riguarda il versante di collina che sovrasta il Convento di San Matteo, in agro di San Marco in Lamis, dove è franato un muro di fango di circa 10 metri.
Dopo la bomba d’acqua della scorsa notte, oggi c’è la conta dei danni. La forza della tempesta ha trascinato alcune autovetture, spezzato rami di alberi, distrutto e travolto fioriere, cestini per i rifiuti e ogni altro tipo di arredo urbano. Allagati garage, abitazioni e magazzini. Tra questi anche gli scantinati della casa di riposo “Opera Pia Gravina”. I volontari della protezione civile, insieme all’Anas, ai vigili del fuoco, alla polizia municipale ed i carabinieri stanno facendo andare avanti – a ritmo serrato – la macchina dei soccorsi. Dislocate sul posto quasi tutte le squadre dei vari distaccamenti del comando provinciale dei vigili del fuoco, mentre gruppi di volontari della protezione civile stanno giungendo in supporto da Manfredonia e Monte Sant’Angelo su San Giovanni Rotondo, da San Paolo di Civitate e San Severo su San Marco in Lamis e da Apricena e Carpino su Cagnano Varano.
Decine gli interventi di salvataggio e soccorso sono stati operati dagli uomini del 115. Lungo la Pedegarganica che corre ai piedi di San Marco, una Fiat Panda con a bordo due uomini è stata travolta da un fiume improvviso di fango e trascinata per alcune decine di metri. Solo il provvidenziale intervento dei vigili del fuoco, presenti all’altezza del ponte Ciccalento sul Candelaro, ha permesso agli occupanti del mezzo di mettersi in salvo. Insieme a loro sono stati soccorsi anche due camionisti rimasti bloccati nel fango sulla stessa direttrice e numerosi automobilisti in panne. Intanto, il sindaco di San Marco in Lamis, Angelo Cera, ha convocato il consiglio comunale in seduta permanente per pianificazione le misure da adottare per superare l’emergenza.