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Aggiunto da il 2013-01-11

sansificio

Sansificio

CORSI E RICORSI STORICI: flashback sulle emergenze ecologiche ancora irrisolte
Così si scriveva qualche tempo fa:
[Legambiente Canosa lancia l'allarme "sansificio" !
Furono i NOE di Bari, allertati da Legambiente,a riscontrare irregolarità perpetrate dal sansificio.]

venerdì 29 giugno 2007

[Nel silenzio più assoluto e nell'ignoranza di molti dei soggetti interessati al problema si è svolta il 31/05/2007, convocata dalla Regione Puglia, una "conferenza di servizio" avente per oggetto il Sansificio "SOLE" di Canosa di Puglia. Lo sconcerto più grande è quello che l'associazione Legambiente di Canosa (che con missiva del 06/02/2007 aveva fatto richiesta a tutte le autorità amministrative della convocazione di una conferenza di servizi tra le istituzioni e le associazioni interessate) non è stata invitata. Inoltre ancora più sconcertante è la mancata partecipazione a tale conferenza sia della ASL BAT che dell'agenzia ARPA. A tutti coloro i quali, a torto o a ragione, durante la campagna elettorale si sono appropriati del merito politico della chiusura dello stabilimento in oggetto, si chiede ora, prescindendo dalle polemiche e dalla veridicità delle affermazioni fatte in campagna elettorale, di alzare la voce affinche non sia possibile lo scempio della riapertura di questo impianto. Credo sia inutile ricordare che è ragionevole supporre che le emissioni nell'aria da parte di questa azienda potrebbero contenere polveri sottili e ossidi di azoto nonchè vapore di ESANO (che nei sansifici viene utilizzato come solvente) oltre che, dato questo particolarmente oggettivo, in fase di lavorazione lo stabilimento emette un lezzo insopportabile causa di numerosi disturbi, tale lezzo infernale viene percepito non solo dai cittadini residenti a Canosa di Puglia ma anche dai cittadini dei comuni limitrofi di San Ferdinando di Puglia, Cerignola, Minervino ecc. come risulta dalle proteste inviate al sindaco di Canosa da alcuni suoi colleghi dei suddetti comuni limitrofi. Furono i NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri) di Bari, giusto per amore di verità, allertati da Legambiente a riscontrare irregolarità perpetrate dal sansificio e ad ordinarne il sequestro e la conseguente chiusura dell'attività, riscontrando tra l'altro che i depositi di sansa non erano a norma e che anzi vi era un piazzale di circa 1500 mq. dove venivano sversati rifiuti speciali pericolosi e non che venivano periodicamente (affermazione dei titolari) bruciati. Alla redazione di un importante iniziativa editoriale come "CANOSAWEB" sono, a nome del Circolo di Legambiente Canosa, a chiedere di poter utilizzare questo sito, con l'ausilio del Vostro servizio di invio "e_card", per sensibilizzare l'Assessore Regionale all'Ambiente al fine di poter, nella riunione della "conferenza di servizio" riconvocata per il 5 Luglio prossimo, riconsiderare qualsivoglia ipotesi di riapertura del sansificio. Inviate una Vostra e_card con i simboli storici di Canosa e con la scritta NO AL SANSIFICIO all'indirizzo e_mail: m.losappio@regione.puglia.it e per conoscenza a legambientecanosa@alice.it. Vi ringrazio in anticipo, so che non vi mancherà la sensibilità. Ai cittadini del Mondo oltre che a quelli di Canosa chiedo un impegno in tal senso. Non costa nulla, ma in compenso avremo tutti contribuito a salvare un pezzo del NOSTRO CIELO.]
Per Legambiente Canosa
Il Presidente
ultima revisione 30/06/2007

Ciò che, in questo articolo, qualche tempo fa, veniva denunciato, oggi rimane “drammaticamente attuale”, oserei dire, oltre che “miserevolmente irrisolto”. Questa denuncia datata oltre 5 anni fa, appare tanto fervida ed appassionata quanto coraggiosa per l’epoca, ma soprattutto impressiona il fatto che i problemi rimangono gli stessi oggi. Le persone sono sempre le stesse, forse si adattano all’ambiente piuttosto che salvarlo: le battaglie sono difficili da vincere! Si rischia in prima persona e probabilmente non è remunerativo, nemmeno dal punto di vista delle soddisfazioni personali! Tanto di cappello allora dobbiamo a chi faceva con tanta passione questa battaglia contro i mulini a vento! Rimangono le foto (sono due per farvi piacere) una dell’epoca (2007) e l’altra scattata proprio ieri: provate ad indovinare qual’è!! L’unico problema è se vogliamo o no migliorare la qualità della vita, senza far del male a chi ci sta attorno.
Falco Brianzolo 11/01/2013

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