Ha quasi ucciso la compagna incinta all’ottavo mese, dandole fuoco durante una lite. La donna, Carla Ilenia Caiazzo, 38 anni, è ora in gravi condizioni, mentre i medici sono riusciti a far nascere la bimba prematuramente. La piccola nata di otto mesi sta bene. «Ero geloso», così Paolo Pietropaolo, il 40enne autore del terribile gesto, lo ha spiegato ai carabinieri. L’uomo è ora in carcere a Cassino.
Il fatto è accaduto a Pozzuoli, grosso centro del Napoletano nell’area flegrea. Pietropaolo ha litigato con la donna in via vecchia delle Vigne, ha preso una bottiglia d’alcol e l’ha rovesciata sui vestiti di questa, dando poi alle fiamme il liquido infiammabile e fuggendo.
Un passante ha allertato il 112 e ha cercato di soffocare le fiamme, soccorrendo la donna. I militari dell’Arma ed il 118 sono intervenuti, trasportando la 38enne al Centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli dove la piccola di 8 mesi è stata fatta nascere prematuramente.
La neonata è in buone condizioni, mentre la madre è grave e con prognosi riservata, con ustioni per il 45% della superficie corporea. Pietropaolo, intanto, in auto ha raggiunto la cittadina laziale, ma è stato coinvolto in un incidente all’altezza del ponte del Garigliano, ai confini tra Campania e Lazio. Lì è rimasto fermo in auto in stato di choc. Quando sono arrivati i carabinieri, intervenuti per l’incidente, ha ammesso di essere lui il ricercato.
La piccola, nata con il cesareo a 34 settimane di gestazione, verrà chiamata Giulia Pia. La madre lavora come estetista, mentre l’uomo che le ha dato fuoco vive grazie all’amministrazione dei beni di famiglia. I medici del Cardarelli definiscono «molto serie» le condizioni della paziente, che è intubata. Il compagno ha riportato lievi contusioni nell’incidente stradale: l’auto su cui stava viaggiando è finita contro un guard rail.
Pietropaolo è già noto alle forze dell’ordine per reati di droga. I carabinieri lo hanno portato nella caserma di Formia dove sta per essere sottoposto ad interrogatorio da parte del magistrato di turno della procura della Repubblica di Cassino.
I carabinieri sul luogo in cui è avvenuta la tragedia a Pozzuoli, Carla Ilenia Caiazzo e Paolo Pietropaolo
L’episodio si è verificato davanti all’abitazione dei due che si trova in un parco residenziale, in via Vecchia delle Vigne, al civico 68. Dopo aver dato fuoco alla compagna l’uomo è salito a bordo dell’auto di famiglia ed è fuggito mentre le fiamme divampavano sul corpo della donna incinta. A soccorrerla è stato un vicino di casa che ha spento le fiamme poi il soccorritore ha chiamato il 118.
Figlio di imprenditori della ristorazione che in passato erano proprietari anche di un ristorante dell’area flegrea molto noto, La Ninfea, il 40enne si occupava con il fratello di alcune piccole proprietà. La sua compagna, Carla Caiazzo, è estetista.
Amici e conoscenti della coppia descrivono come burrascosa la convivenza tra Carla e Paolo: litigi frequenti e altrettanto rapide riconciliazioni, con un rapporto che però negli ultimi tempi sarebbe stato minato dalla gelosia. L’imminente nascita della bimba non avrebbe migliorato la situazione.
Quando Pietropaolo è stato bloccato dai carabinieri, dopo l’incidente avvenuto sul ponte del Garigliano, ha subito ammesso di essere colui che le forze dell’ordine stavano cercando. I carabinieri, infatti, avevano avviato le ricerche dell’auto, una Nissan, e dell’uomo, in tutt’Italia. Pietropaolo è stato condotto nella caserma di Formia dove, nel tardo pomeriggio, è stato interrogato dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Cassino che, insieme ai carabinieri di Pozzuoli e la Procura di Napoli, sta indagando sulla vicenda.
«Carla, una giovane nostra concittadina, è stata vittima di una folla ingiustificabile», ha detto Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli, dando voce allo sgomento di tutti. «Sono sconcertato – ha aggiunto il primo cittadino – per l’agghiacciante storia capitata in queste ore nella nostra città. Non riesco a trovare le parole sufficienti per esprimere il dolore che provo».