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Aggiunto da il 2015-10-25

LONDRA, 25 ottobre - Tony Blair ha chiesto scusa per gli errori commessi nel corso della guerra in Iraq e ha ammesso che il conflitto potrebbe aver scatenato l’ascesa dell’Isis.

Intervistato dalla Cnn, l’ex primo ministro britannico è tornato sulla questione del rapporto di intelligence che all’epoca indusse la Gran Bretagna a intervenire militarmente al fianco degli Usa contro Saddam Hussein: “Mi scuso- ha detto- perché il rapporto dei servizi segreti (sulla presenza in Iraq di armi di distruzioni di massa) era sbagliato”.  “Mi scuso anche per alcuni errori nella pianificazione dell’intervento militare- ha continuato- soprattutto chiedo scusa per la sottovalutazione di quelle che sarebbero potute essere le conseguenze una volta rimosso il regime”.

In un passaggio dell’intervista, in onda oggi sul canale americano, Blair spiega anche che la guerra in Iraq- che riversò per le strade migliaia di persone in protesta- potrebbe essere in parte responsabile della nascita dell’Isis, una “versione distorta” dell’Islam, che sta lacerando parte del Medio Oriente. “Anche se non si può dire che chi ha rimosso Saddam nel 2003 sia responsabile della situazione del 2015″.

E’ la prima volta che l’ex primo ministro chiede scusa per la guerra. Nel 2007, infatti, dichiarò: “Non credo che dovremmo chiedere scusa a tutti per quello che stiamo facendo in Iraq”. 

Perché pensate o potreste mai immaginare che uno come il presidente Bush o che tutti gli altri burattini più vili che ci raccontavano delle armi di distruzione di massa, in realtà ci hanno mai detto la verità? Naturalmente, Bush, più del britannico, è stato un soggetto ancora più ripugnante e devastante per tutto il mondo!
Ma Bush non avrà mai la possibilità di essere onesto, perché sta marcendo nell’inferno di falsità da cui proviene. Forse Blair ha avuto un attacco di coscienza, perché si sente il peso immenso del danno che ha fatto. Certo, è molto facile a dir poco ed anche troppo tardi per riparare il danno che ha fatto.
Milioni di morti, anche più feriti, città distrutte e migranti e rifugiati creati a causa della destabilizzazione dell’Iraq. L’ISIS è un problema ancora più grande di cui non abbiamo ancora stimato i possibili danni futuri!