NEW YORK, 12 settembre – Anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, assisterà alla storica finale tutta italiana dell’US Open di tennis tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Renzi, che ha annullato i suoi impegni odierni, sta per partire verso New York con il presidente del Coni Giovanni Malagò.
“Renzi va a festeggiare la Puglia a New York”. L’annuncio è arrivato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Il premier era atteso a Bari per l’inaugurazione della Fiera del Levante. “Sono talmente felice per la vittoria di Flavia Pennetta e Roberta Vinci – aggiunge Emiliano – che ogni altra considerazione passa in secondo ordine”. “Purtroppo – aggiunge – per dovere istituzionale sono costretto a rimanere qui altrimenti sarei andato anche io a New York”.
12 settembre 2015 ore 22,30
Vinci-Pennetta! E vince Flavia!
Pennetta annuncia il suo ritiro, dopo la vittoria agli US Open
NEW YORK, 12 settembre - Nel momento del trionfo, il più alto della sua carriera, la vittoria agli Us Open di New York su Roberta Vinci, Flavia Pennetta ha fatto un annuncio-choc, assolutamente a sorpresa, “Avevo pensato di ritirarmi, questo è il mio ultimo Us Open. Non potevo pensare ad un modo migliore per chiudere”. A sottolineare l’eccezionalità dell’evento era volato a New York anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che in tribuna con il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, ha applaudito le due pugliesi, in rappresentanza di tutta una nazione.
L’annuncio ha fatto sbalordire gli oltre ventimila appassionati che hanno assistito all’inattesa sfida tra la donna che aveva sgambettato Serena Williams sulla porta del Grande Slam e l’amica che ha nell’altra semifinale aveva letteralmente stracciato la n.2 al mondo, Simona Halep. Il decimo duello in carriera professionistica tra due tenniste, che però hanno incrociato per la prima volta le racchette a nove anni, è stato vinto dalla brindisina, che dopo un primo set portato avanti punti a punto fino al tie break, si è poi risolto rapidamente con un 6-2 nella seconda partita. Una prima svolta era parsa concretizzarsi al quinto, interminabile game, del primo set, quando Pennetta ha strappato la battuta alla rivale alla settima palla-break. Salita sul 4-2, la brindisina sembrava poter allungare ancora ma la Vinci, alla prima occasione, ha messo a segno il contro-break tornando sul 4 pari. Ancora equilibrio fino al tie-break che la Pennetta si è aggiudicata per 7 punti a 4.
Nel secondo set il break in suo favore è arrivato al secondo gioco, e il 4-0 è arrivato quasi di conseguenza. Nel quinto gioco la Vinci ha recuperato uno dei due break di svantaggio e non si è lasciata sfuggire l’occasione, recuperando fino al 2-4. La Pennetta ha accusato un poco la tensione, ma poi è tornata concentrata, chiudendo 6-2. “Non avrei mai pensato all’inizio del torneo di arrivare così lontano. E’ un’emozione imprevedibile. Chi comincia a praticare sport vuole essere un numero uno. E’ stato bellissimo giocare contro una vera amica che, per due settimane, ha giocato un grande tennis”, ha detto alla fine la vincitrice. C’e’ anche Fabio Fognini, tornato a New York per godersi la storica finale della fidanzata Pennetta L’azzurro aveva lasciato i campi di Flushing Meadows per tornare in Italia nei giorni scorsi, dopo l’eliminazione dal torneo americano ad opera di Feliciano Lopez. Nel turno precedente l’italiano aveva sconfitto, al termine di un entusiasmante match in rimonta di due set, Rafael Nadal.
Renzi con un volo di stato da 200mila euro, è volato a New York ad assistere alla finale degli Open Usa. Ma non era più opportuno che andasse ad inaugurare la Fiera del Levante?
Poteva anche dirglielo in maniera più diretta il Presidente della regione Puglia, ma forse era quello che intendeva dire Emiliano con il suo:
“..per dovere istituzionale sono costretto a rimanere qui altrimenti sarei andato anche io a New York” (Quasi che un Presidente del Consiglio non abbia dei “doveri istituzionali”, o che le due finaliste non fossero esponenti ed orgoglio della regione Puglia).
Sembra inoltre che Renzi abbia fatto un vero “bidone” ai lavoratori di Verona oltre che agli espositori della Fiera del Levante.
Vi erano forse altre priorità, anche se gli sportivi italiani non saranno d’accordo, come una visita ai marò o alla figlia dei massacrati di Palagonia.