NAPOLI, 21 giugno – Si nascondeva nel territorio su cui aveva controllo più stretto, come tutti i capo clan ricercati, ma è stato arrestato nonostante la gente abbia tentato si impedirlo. I carabinieri di Napoli, nel quartiere Barra, hanno preso Luigi Cuccaro, boss dell’omonimo gruppo, latitante da due anni. Era destinatario di tre misure cautelari per omicidio, associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e contrabbando. Il capo della cosca intendeva passare la festa di San Luigi in famiglia, e perciò ha compiuto un passo falso che ne ha permesso la cattura a casa di un parente, dove era stato ricavato un covo nell’intercapedine tra due pareti. Appena è stato preso, la gente si è radunata in strada, circondando le auto dei militari dell’Arma e tentando persino di strappare il boss dalle mani di chi lo stava arrestando. Quando i carabinieri di Torre Annunziata stavano per portarlo via c’è stata una ressa in strada, durante la quale la gente ha tentato di strapparlo dalle mani dei militari dell’Arma.
Luigi Cuccaro, latitante, reggente dell’omonimo clan di Napoli, è stato arrestato nella notte tra sabato e domenica, a Barra, quartiere del capoluogo campano e roccaforte del sodalizio criminale. Si nascondeva in casa del cognato, in un covo ricavato tra le pareti dell’ingresso di casa, al quale si aveva accesso rimuovendo un attaccapanni.
Il ricercato avrebbe dovuto incontrare la moglie e il figlio piccolo proprio in quell’abitazione, dove era stata organizzata una festa per il suo onomastico.
Cuccaro era latitante da due anni. Su di lui pendono tre ordinanze di custodia cautelare emesse, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, per omicidio, associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e al contrabbando.
Siamo andati a sentire gli abitanti del quartiere di BARRA dove è stato arrestato il boss: