RABAT, 6 aprile – Due speleologi spagnoli sono morti e uno è sopravvissuto dopo essere rimasti intrappolati per giorni in fondo a un burrone nelle montagne dell’Atlante del Marocco.
Un uomo di 27 anni è stato salvato ieri notte, ma i suoi due compagni sono morti per le ferite riportate prima che potessero essere salvati. I media locali riferiscono che è illeso, ma che soffre di ipotermia e stress post traumatico.
Tutti e tre speleologi erano stati individuati vivi nella mattinata di sabato. Si tratta dell’avvocato Gustavo Virues, 41, dell’ispettore di polizia, Jose Antonio Martinez, 41anni, e dell’ agente di polizia Juan Bolivar di 27.
Si erano separati dal resto del loro gruppo per esplorare diverse grotte e sono stati segnalati come dispersi lo scorso martedì. I tre uomini erano stati individuati da u volo di ricerca sabato mattina e avevano reagito ai segnali.Tuttavia, Virues è morto più tardi in quella stessa giornata, mentre le squadre di ricerca lottavano per raggiungerli.
I funzionari locali dicono che i soccorritori hanno poi raggiunto gli altri due uomini e somministrato i primi soccorsi, ma Martinez ha ceduto alle sue ferite prima che il salvataggio potesse essere completato.
Bolivar è stato evacuato con successo ed è stato trasferito nella vicina città di Ouarzazate. Sotto accusa da parte degli spagnoli i soccorsi “obsoleti” predisposti in eccessivo ritardo dalle autorità marocchine.
L’accesso al burrone di 400m di profondità è stato molto difficile. La catena montuosa dell’Alto Atlante in Marocco comprende picchi con altezze di oltre 4.000 metri. Molti turisti visitano le montagne per fare trekking e sci.
il 2015-04-06