A Bajkonur in Kazakistan, il conto alla rovescia è ormai scattato. Il razzo che nella notte tra domenica e lunedì porterà nello spazio la prima cosmonauta italiana della storia, Samantha Cristoforetti, è stato posizionato all’alba sulla rampa di lancio numero 31 del cosmodromo di Bajkonur in piena steppa kazaka. Il cielo è sereno e la temperatura è di qualche grado sotto lo zero.
Il lanciatore spaziale, comprensivo dei suoi enormi serbatoi, era stato trasportato con un treno speciale (rollout) dal padiglione d’assemblaggio. Nella parte sommitale del razzo, alto 49,3 metri, si trova la capsula spaziale Soyuz TMA-15M all’interno della quale viaggeranno alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) anche il comandante della navicella, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry Virts.
Il lancio avverrà dalla stessa rampa dalla quale il 12 aprile del 1961 partì la navicella Vostok 1 con a bordo Gagarin, il primo uomo a volare nello spazio.
I compagni di viaggio della cosmonauta trentina saranno il russo Anton Shkaplerov, comandante della navicella Soyuz che affronterà la sua quarta missione, e il colonnello della Usaf, Terry Virts, alla seconda spedizione dopo quella del 2010 a bordo dello Space Shuttle. Nel corso della missione sono previste delle attività extraveicolari che sono state messe a punto dopo lunghi mesi di preparazione, ma con tutta probabilità la Cristoforetti dovrebbe uscire dalla Stazione Spaziale Internazionale assieme a Shkaplerov, già uscito per una prima passeggiata spaziale il 12 febbraio 2012 assieme al connazionale Oleg Kononenko.
Biografia: Samantha Cristoforetti è nata a Milano il 26 aprile del 1977, è un’aviatrice pilota ed astronauta italiana, prima donna italiana ad essere inserita negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea.
Nata a Milano nel 1977 ma originaria di Malè (TN), nella Val di Sole in Trentino, dove crebbe, compì gli studi superiori a Trento e si laureò in ingegneria meccanica all’Università tecnica di Monaco (Germania).
Nel 2001 fu ammessa all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, uscendone nel 2005 come ufficiale del ruolo naviganti normale e con la laurea in Scienze aeronautiche. Successivamente si specializzò negli Stati Uniti presso la Euro-Nato Joint Jet Pilot Training di Wichita Falls in Texas.
Ma vediamo come ha fatto, passo per passo, per diventare astronauta:
◾ Samantha ha frequentato un liceo scientifico a Trento,
◾ha passato un anno negli Stati Uniti grazie ad programma di scambio per studenti,
◾poi ha frequentato l’Università Tecnica di Monaco di Baviera, dove si è laureata nel 2001, con un master in ingegneria meccanica con specializzazioni in propulsione aerospaziale e in strutture leggere,
◾ha inoltre frequentato un master di 4 mesi presso la scuola nazionale superiore di aeronautica e dello spazio di Tolosa,
◾ha preparato la propria tesi di laurea presso l’Università Mendeleev delle Tecnologie Chimiche, a Mosca dove, per 10 mesi ha provveduto a redigere la propria tesi sui propellenti solidi nei razzi, cosa in cui i russi sono maestri (ricordiamo che i razzi spaziali americani usano propellenti liquidi)
◾nel 2005 inoltre, presso l’Università di Napoli si è diplomata in scienze aereonautiche.
◾sempre nel 2005 si è diplomata presso l’accademia aeronautica italiana di Pozzuoli, dove ha vinto anche come miglior raggiungimento accademico l’ambito “Spade leader”
◾è diventata pilota di guerra negli Stati Uniti nel 2006,
◾è abilitata al volo con gli aerei militari MB-399, gli SF-260, T-37, T-38, MB-339A, MB-339CD, AM-X.
◾dal 2009 è astronauta italiana presso l’ESA,
◾Se volete parlarci, e fargli qualche domanda, la trovate su Twitter con il nome AstroSamantha
Nel suo curriculum operativo figura il servizio presso il 61º Stormo (Lecce), il 32º Stormo (Aeroporto di Amendola) e il 51º Stormo di Istrana, prima nell’ambito della Squadriglia Collegamenti (2007-2008) e poi del 132º Gruppo Cacciabombardieri (2009), e l’abilitazione al pilotaggio degli aeromobili Aermacchi SF-260, Cessna T-37 Tweet, Northrop T-38 Talon, Aermacchi MB-339A, Aermacchi MB-339CD e AMX.
A maggio 2009 fu selezionata come astronauta dall’Agenzia Spaziale Europea — prima donna italiana e terza europea in assoluto dopo la britannica Helen Sharman (1991) e la francese Claudie Haigneré (2001) — risultando tra le sei migliori di una selezione alla quale avevano preso parte 8500 candidate.
Il 6 marzo 2013 la Cristoforetti, per iniziativa del Presidente della Repubblica, è stata insignita della onorificenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Come la missione di Luca Parmitano (alias @astro_luca), collega ma anche suo amico, quella di Samantha sarà una missione di lunga durata. Infatti, il rientro sulla terra è programmato per la fine di maggio del 2015. Fino ad oggi non essendo state previste EVA (attività extra veicolari) nella missione precedente da parte di Yelena Serova, l’ultima donna ad essere andata nello spazio (ottobre 2014). Se la russa non dovesse uscire dalla Iss, la Cristoforetti diventerebbe la dodicesima donna della storia spaziale ad effettuare almeno un’attività extraveicolare. La prima fu il 25 luglio 1984 la sovietica Svetlana Evgenjevna Savickaja che uscì dalla stazione spaziale Salyut 7 per 3 ore 35′. Il primato per numero di EVA effettuate, ben sette (2006-2012), spetta all’americana Sunita Williams.
La missione cui Cristoforetti è destinata a prendere parte, della durata di circa 6-7 mesi, è denominata ISS Expedition 42/43 Futura e prevede, il 24 novembre 2014, il raggiungimento della Stazione Spaziale Internazionale a bordo di un veicolo Sojuz; si tratta della prima missione di una donna italiana nello spazio, e del settimo astronauta italiano, preceduta sulla ISS da Umberto Guidoni, Paolo Nespoli, Roberto Vittori e Luca Parmitano.
Cristoforetti parla italiano (madrelingua), tedesco, inglese, francese e russo (in realtà, di quest’ultimo, un suo derivato) sono utilizzati nelle comunicazioni tra la stazione spaziale e il centro di controllo a terra presso il cosmodromo di Baikonur. Nel programma della missione vi sono esperimenti sulla fisiologia umana, analisi biologiche e la stampa di oggetti 3D in assenza di peso in modo da sperimentare anche la possibilità di stampare pezzi di ricambio per la stazione stessa senza dover dipendere dagli invii da terra.
La Cristoforetti, 37 anni capitano dell’Aeronautica Militare e astronauta di Asi ed Esa, lascerà’ la Terra alle 22:01’13″ di domenica sera (orario italiano). Nel corso della missione di lunga durata, sei mesi, saranno dieci gli esperimenti targati Asi.
Ecco qui sotto dove seguire in diretta il lancio della missione: