Una stazione televisiva locale in Nigeria coglie il momento di una seconda bomba che è esplosa in un terminal di bus e durante un vivace mercato frequentato da migliaia di persone nella città di Jos della Nigeria centrale, regione del Plateau.
Almeno 118 persone sono state uccise con decine di altri feriti quando due autobombe sono esplose in un terminal di bus stracolmo di persone e durante il mercato nella città di Jos della Nigeria centrale Martedì 20 Maggio scorso.
La seconda esplosione, che è stata catturata dalla telecamera di una stazione televisiva locale, è avvenuta mezz’ora dopo la prima, uccidendo alcuni dei soccorritori accorsi sul posto.
Enormi pennacchi di fumo nero si vedevano sorgere dal fuoco che, secondo le squadre di emergenza, stavano ancora bruciando circa otto ore più tardi.
Non c’è stata alcuna rivendicazione immediata sulla responsabilità degli attacchi.
Ma tutto portava a far risalire la responsabilità dell’accaduto, per le caratteristiche tipiche di Boko Haram, attribuendola al gruppo estremista islamico che ha rapito quasi 300 studentesse il mese scorso ed ha ripetutamente preso di mira le stazioni di autobus ed altri luoghi affollati, provocando danni al maggior numero di persone possibile, al fine di imporre la legge islamica in Nigeria, tramite una campagna terrorista.
Il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha indicato come colpevoli delle esplosioni i Boko Haram, il cui nome significa “l’educazione occidentale è peccato”.
Il governo nigeriano ed il fallimento dei militari a ridurre finalmente al termine, questa vecchia rivolta islamica, che dura da ben 5 anni, ha causato indignazione nazionale e internazionale.
Queste esplosioni di bombe in Nigeria hanno causato ancora morte con un tributo che dovrebbe salire a 118 decessi confermati.