LA NASCITA DELLA “BREAST UNIT”
Nate un po’ di anni fa le “Breast Unit”, per rispondere alle esigenze delle pazienti trattate per neoplasie della mammella e che manifestavano il disagio di dover individuare, dopo l’intervento chirurgico, i vari specialisti per avere indicazioni in merito agli eventuali ulteriori trattamenti, poiché talora queste indicazioni non erano concordanti. Tutto questo ingenerava nella donna incertezze, paure ed ansie. Così questa situazione ha determinato la nascita (secondo le direttive europee) di team multidisciplinari in grado di curare il tumore del seno a 360 gradi: Le “brest unit” centri di alta specializzazione di cui dovrebbe dotarsi tutto il sistema sanitario italiano entro il 2016, secondo quanto stabilito da una risoluzione del parlamento Europeo del 2003. Ma nel nostro paese queste unità certificate, secondo i parametri dell’ EUSOMA (European Society of Breast Cancer Specialists la società scientifica europea che si occupa di definire gli standard di qualità delle Brest Unit) per ora non ci sono, o meglio ci sono solo in alcune aziende d’eccellenza ma nella maggior parte di esse sono ancora solo sulla carta. Nelle strategie da mettere in campo per certificare a livello nazionale queste unità sono impegnati i migliori specialisti, già nello scorso 31 Gennaio 2013 al Congresso di Roma, oncologi clinici, chirurghi ed esperti del settore si sono messi a confronto sullo stato d’attuazione della direttiva Ue per le “breast unit”. In tale occasione il responsabile dell’unità di senologia dell’università Campus Biomedico di Roma prof. Vittorio Altomare affermava: “Per il 2016 si conta proprio di riuscire a dare a questi nuovi giovani chirurghi che vorranno dedicarsi a questo ambito, le competenze opportune per poter coprire tutto questo settore di patologia mammaria”.
Inizialmente i C.T.S. (Comitati Terapeutici Senologici) erano costituiti dal Chirurgo, dall’Oncologo, dal Radiologo e dal Radioterapista, con lo scopo di programmare insieme, condividendolo, il percorso terapeutico successivo all’intervento chirurgico, in modo da offrire alla paziente un’unica indicazione terapeutica, indipendentemente dallo specialista consultato. A tal scopo si rende necessario predisporre anche un Data Base costituito da schede personali delle pazienti con campi specifici di tipo anagrafico, anamnestico (remoto e prossimo) e patologico (riportando le caratteristiche istologiche e biologiche della malattia), nonché il campo conclusivo comprendente le indicazioni terapeutiche con i nomi degli specialisti partecipanti all’incontro multidisciplinare. Completati poi i trattamenti complementari (radio, chemio e ormonoterapici) vi sarà la necessità di controllare successivamente le pazienti in Follow-Up con visite ed esami clinici, laboratoristici e strumentali da condividere, anche questa volta, con gli altri specialisti coinvolti, proprio per la sicurezza e completezza dei trattamenti da decidere collegialmente. La breast unit offre un vero “consulto multidisciplinare” in cui diversi specialisti, presenti in ambulatori attigui e con la costante assistenza dei radiologi senologi per tutti gli eventuali necessari approfondimenti strumentali, ascoltando le pazienti, visitandole se necessario e programmando gli esami che man mano si rendono utili, interagendo fra di loro per riconoscere, sin dall’esordio, eventuali recidive di malattia da avviare alle terapie necessarie.
DA COSA E’ COMPOSTA UNA “BREAST UNIT”
La Breast Unit è composta innanzi tutto dalle unità operative che svolgono esclusivamente o prevalentemente attività senologica. Tali Unità Operative costituiscono il “CORE TEAM” del gruppo nel quale possiamo individuare:
1) Senologia diagnostica
2) Oncologia Medica
3) Anatomia Patologica
4) Radioterapia Oncologica
5) Chirurgia Senologica
Oltre a queste, partecipano all’attività della Breast Unit anche altri reparti o servizi che svolgono la loro attività senologica non come attività prevalente ma insieme a tutte le altre attività. Fra questi distinguiamo:
1) Psicologia Clinica
2) Medicina Fisica e Riabilitativa
3) Medicina Nucleare
4) Laboratorio di Oncologia
5) Ginecologia
6) Chirurgia Estetica
Il Comitato Direttivo detto “Board” prevede un Coordinatore nominato dal Direttore Generale di ciascuna Azienda Sanitaria o Ospedale che costituisce la nuova “Breast Unit”. Al Board partecipano un rappresentante per ciascun Dipartimento presenti nel Core Team dell’Unità. Il Board dovrebbe riunirsi più volte l’anno per discutere delle principali questioni organizzative, per effettuare gli Audit clinici interni (L’Audit Clinico è uno degli strumenti principali per il miglioramento della qualità professionale, è un processo ciclico di miglioramento nella dimensione tecnico-professionale della qualità delle cure, esso si basa sulla revisione sistematica della documentazione clinica) e per valutare i principali indicatori di Outcome Research cioè ha l’obiettivo prioritario di evidenziare ciò che funziona o che non funziona nel campo dell’assistenza sanitaria realizzata.
L’Assemblea è l’organo costituito dai rappresentanti del personale di tutte le Unità Operative coinvolte, che si riunisce per aggiornare i partecipanti sull’attività svolta e sui programmi futuri.
Ecco alcuni esempi d’eccellenza in Italia:
Ornella, giovane donna di 38 anni con un tumore al seno BRCA2-associato, racconta il suo percorso che pone a tutti – addetti ai lavori e società civile – interrogativi su come agevolare le persone con queste problematiche affinché abbiano, come dice lei, diritto alla cura a prescindere dal luogo di residenza o dalle conoscenze personali, ecco il video della sua testimonianza: