Cherasco è un comune italiano della provincia di Cuneo in Piemonte situato nelle “Terre dei Savoia”, per la rubrica città da visitare “Viaggi”
IL 28 – 4 – 1796 A CHERASCO TRA NAPOLEONE E VITTORIO AMEDEO III FU FIRMATO L’ ARMISTIZIO CHE MISE FINE ALLE OSTILITA’ TRA LA REPUBBLICA FRANCESE E IL REGNO DI SARDEGNA, L’ ARMISTIZIO FU IN SEGUITO ALLA BATTAGLIA DI MONDOVI (CN)
La Chiesa di San Pietro è più antica di Cherasco, edificata durante il XIII secolo con ampio reimpiego di pietre e i mattoni provenienti dal castello e dalla chiesa di Manzano, posti in destra al Tanaro. A questi si sono aggiunti nel tempo altri reperti antichi posti ad impreziosire ulteriormente la facciata su cui si trovano lapidi e sculture funerarie provenienti da Pollenzo e dai dintorni. Elementi romanici come i bacini ceramici verdi e blu o il loggiato ad archetti ciechi completano la decorazione della facciata. Durante il Settecento (1744) l’edificio è stato ampliato con l’aggiunta di due cappelle laterali, due portoni e due finestre quadrate. L’interno, a tre navate, è stato completamente restaurato; bisogna entrare nel campanile per poter ammirare il prezioso affresco eseguito nel 1448 che raffigura una crocifissione. Dal 2004 chi visita la chiesa di San Pietro può anche ammirare il “giardino dei semplici” realizzato sull’esempio di quelli che durante il Medioevo accompagnavano le comunità monastiche. Circondato da un muro costruito con ciottoli di fiume mescolati a mattoni, il giardino ha un disegno molto semplice ed è costituito da quattro aiuole disposte intorno a un percorso a croce. Percorrendo i vialetti lastricati il visitatore ha modo di osservare le diverse tipologie di giardino: da quello tipicamente medievale con l’orto dei semplici, il roseto, il prato fiorito e le piante aromatiche a quello più didattico in cui vengono illustrate le tecniche di coltivazione del passato. Quattro alberi, un melo, un melograno, un nespolo e un agrifoglio, simboleggiano le quattro stagioni e il passare del tempo. Il giardino è inserito fra i “Giardini storici di interesse botanico” riconosciuti dalla Regione Piemonte.